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Nella “Pista Rafa Nadal”, il centrale di Barcellona a lui da poco dedicato, Rafael Nadal supera un ottimo Horacio Zeballos in due set, con lo score di 6-3 6-4, e approda ancora una volta nella finale del torneo catalano. Domani affronterà Dominic Thiem, che oggi ha avuto la meglio sul n°1 del mondo Andy Murray.
Rafael Nadal (30 anni, n°5 Atp) e Horacio Zeballos (32 anni, n°84 Atp) si sono dunque affrontati per la terza volta in carriera. Tra loro solamente due precedenti, con una vittoria per parte. Nadal si impose nel primo confronto, a Parigi nel 2010, quando lasciò appena sette game in tre set all’argentino. La “rivincita” di Zeballos arrivò nel 2013, quando, nella finale del torneo di Vina del Mar (Atp 250, su terra rossa), il mancino di Mar Del Plata si prese quello che finora è il suo unico titolo nel circuito maggiore. In quell’occasione l’argentino compì l’impresa della carriera, superando Nadal dopo una maratona di tre set. Era però un Nadal al rientro dopo un lungo stop per infortunio, sicuramente diverso da quello attuale, che ha da poco battuto ogni record vincendo il decimo trofeo a Monte-Carlo, e che si candida a favorito assoluto per tutta la stagione sul rosso.
LA CRONACA – Nel primo set arriva subito il break a zero per Nadal nel quarto game. Zeballos regala sprazi di ottimo tennis, mostrando anche quel lungolina di rovescio che aveva messo in crisi Rafa nella finale del 2013.
Nel nono game Rafa serve per il set, l’argentino però resta concentrato e con un gran passante di rovescio si procura due break-point, bucando le difese del maiorchino. Nadal le annulla entrambe, e annulla anche la terza, pochi scambi dopo. Al primo set point utile, Rafa chiude 6-3 il primo parziale, frazione di gioco in cui la seconda di servizio (con la quale ha fatto 88% dei punti) ha contato più della prima, con la quale ha ottenuto il 79% di realizzazione. Dato critico per l’argentino, quello sulle palle break: 0 su 3, a fronte dell’unica chance capitalizzata subito dal n°5 del mondo, chiaramente più abituato a giocarsi match di questo tipo.
Nel secondo parziale si parte con il 32enne al servizio, subito costretto a fronteggiare due palle-break. L’argentino le annulla entrambe alla grande, la prima con una discesa a rete vincente dopo aver comandato il punto, mentre la seconda con un rovescio incrociato strettissimo, sul quale nemmeno un atleta eccezionale come Nadal può nulla.
Zeballos annulla una palla break anche nel terzo gioco, poi nel quarto si guadagna a sua volta due chance di allungare, grazie a un passante di rovescio strappa-applausi, giocato da tre metri dietro la linea di fondo, dopo che Nadal lo aveva messo all’angolo destro del campo con lo Smash. Tuttavia, Nadal mostra tutte le sue qualità per tirarsi fuori dai guai. In questo momento del match, in cui da fondo sembra faticare, ci pensa la combinazione “voleé-smorzata” a permettere al Toro di Manacor di mantenersi in scia nel punteggio. Il livello generale di tennis espresso da entrambi è superiore al primo set, poi nel nono game una stecca di dritto di Zeballos regala un break preziosissimo a Nadal, che si trova 5-4 e servizio e a questo punto non può certo fallire.
Finisce 6-3 6-4, un match forse più equilibrato di quanto non dica il punteggio, e nel quale l’argentino, che viene da un’ottima settimana (ha eliminato nell’ordine Giraldo, Sousa, Paire e Khachanov) ha mostrato di meritare ampiamente la semifinale.
Ora, a separare Rafa dalla “decima” anche a Barcellona (dopo il recente successo di Monte-Carlo) solo Dominic Thiem, con il quale il maiorchino è in vantaggio 2-1 nei precedenti, tutti su terra battuta.
Una finale che potrà dare risposte importanti, in vista della corsa al trono del “Re della Terra”. Nadal regna da anni quasi sempre incontrastato ma forse è proprio Thiem il giovane che più di tutti può insidiarlo.