Dopo lo spettacolo vissuto del grande tennis a Indian Wells e Miami con i primi due Masters 1000 della stagione, e il terzo “double” consecutivo di Novak Djokovic, gli Stati Uniti sono ancora teatro per il tennis che conta. Al via l’ATP 250 di Houston, città texana che dal 2001 ospita i campionati statunitensi su terra battuta, unico torneo ATP yankee attualmente disputato sul “lento”.
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Tutti a caccia del titolo di Jack Sock che lo scorso anno trionfò in finale in un derby a stelle e strisce su Sam Querrey e quest’anno prova a difendersi (accreditato della quarta testa di serie). Ci riprova John Isner, testa di serie numero uno e già campione in Texas nel 2013. Torneo che, nemmeno a dirlo, gode di una buona tradizione per il tennis americano e vede tra gli altri i nomi di Andre Agassi, Jim Courier, Jimmy Connors e Andy Roddick iscritti nell’albo d’oro. In tabellone anche il nostro Paolino Lorenzi, già quarto finalista a Houston nel 2013 e testa di serie numero 8 del tabellone. Inizierà quest’oggi il suo cammino contro la Wild Card americana Tommy Paul.
Nel day 1, tra la serata e la notte italiana, si sono disputati i primi tre match di primo turno del tabellone. Vittoria per il giovane sudcoreano Hyeon Chung sul veterano di Porto Rico Victor Estrella Burgos. Il giocatore asiatico fa valere la maggior freschezza fisica contro l’ostico Estrella Burgos (che quest’anno ha completato un altro miracolo sportivo difendendo il titolo già vinto dodici mesi prima a Quito) e vince al terzo set dopo 2 ore e 20 minuti con il punteggio di 6-4 6-7(5) 6-0. Era il primo incontro tra i due giocatori.
Successo anche per il giocatore di casa, l’americano di origini ucraine, Denis Kudla che deve sudare le proverbiali “sette camicie” per avere ragione del tedesco “di Mosca” Mischa Zverev. Il match tra i due conferma le aspettative della vigilia: nei loro tre precedenti incontri erano sempre andati al terzo (2 vittorie a 1 per Kudla) e anche Houston viene confermata la tendenza con il match che si trasforma in una vera e propria lotta conclusa, a favore di Kudla, con il punteggio di 3-6 7-6(2) 7-6(2). Ci va soltanto vicino il fratellone di Alexander Zverev (attuale astro nascente del tennis mondiale), che è tornato alla ribalta dopo tanti problemi fisici e che a Houston è entrato in tabellone passando dalle qualificazioni. Nel match con Kudla (attualmente n. 59 ATP) Zverev spreca un vantaggio al terzo set di 4 giochi a 2 per poi soccombere alla distanza dopo due ore e trenta di gioco.
La terza e ultima battaglia di giornata la porta a casa l’argentino Juan Monaco. “El Pico” sconfigge in altre due ore e mezza di gioco l’austriaco Gerald Melzer con lo score finale di 6-2 6-7(3) 6-4. Buona la prova di Monaco sceso al numero 148 del ranking (ma capace di arrivare fino al numero 10 nel 2012) in seguito a problemi al polso destro che lo hanno costretto lontano dalle competizioni dall’agosto scorso fino all’inizio di quest’anno. Il tennista di Tandil è bravo a non abbattersi dopo aver sprecato un vantaggio di 5-2 nel secondo set quando ormai la partita sembrava chiusa, e nel terzo si ritrova ancora avanti per 5-2, con due break di vantaggio, viene rimontato fino al 5-4 ma poi chiude la partita con un convincente gioco a zero. Ottima la prova dell’indomito Gerald Melzer (lui fratello dell’ex top ten Jurgen) a conferma di una crescita verticale che ha visto l’austriaco collezionare già 3 vittorie a livello Challenger quest’anno (Mendoza, Bucaramanga e Morelos). Al prossimo turno per Juan Monaco ci sarà Benoit Paire, testa di serie numero due del torneo, che ha beneficiato al primo di un bye.
Oggi ancora match di primo turno sui campi del River Oaks Tennis Club, si inizia con la programmazione alle 19 italiane (ore 12 locali).