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Sinner: “Non ho paura di sbagliare, ho pochi amici ma veri”

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto ROBIN UTRECHT / SplashNews.com / IPA

Dopo la vittoria di Rotterdam e la nuova posizione numero tre nel ranking Atp, Jannik Sinner si racconta in esclusiva a Vanity Fair: “Tutte le partite che si vincono, non si vincono nel giorno in cui si disputano. Si vincono preparandosi per mesi, forse anni, lavorando per quella partita. Vedremo se questo lavoro servirà anche al primo fallimento, vedremo come reagirò. Ma non ho paura di sbagliare, non ci penso. Non vedo che senso abbia pensarci“. Il fuoriclasse altoatesino ha poi parlato di sé al di fuori del tennis: “La mia discrezione? Voglio proteggere le persone che mi sono più vicine, tenendole fuori da tutto ciò. Lo vivo come un piccolo compito da svolgere, quasi un dovere: mi hanno aiutato ad acquisire sicurezza in me stesso, e oggi in qualche modo voglio tutelarle“.

Sinner ha poi proseguito: “Non sono mai stato in discoteca, non mi piace andare a dormire tardi. Preferisco giocare a carte con un amico. Ho pochi amici, ma veri. Mi conoscono da quando ero ragazzino e non gli importa di cosa ho vinto o di quanto sono famoso. E io so di trattare tutte le persone allo stesso modo: se ho davanti a me il numero 1 della classifica o chi pulisce gli spogliatoi, io mi comporto sempre ugualmente, con educazione“. Per il classe 2001 poi l’amore non è una distrazione: “Penso che sia una bellissima cosa quando si trova un amore giusto. Come per tutti. I migliori tennisti al mondo hanno tutti moglie e figli“. Infine sul confronto con Matteo Berrettini sottolinea: “Lui ha avuto molti infortuni, speriamo che ritorni. Non è giusto dimenticare i suoi successi. Noi italiani siamo un bel gruppo, ci rispettiamo tutti anche se siamo tutti diversi“.

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