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A meno di un mese dall’ultimo torneo della sua carriera Roberta Vinci ha rilasciato un’intervista al “Corriere del Mezzogiorno”. La tennista azzurra ripercorre la sua carriera e parla di quello che si aspetta per il suo futuro, a partire dal torneo di Roma dove darà il suo addio al tennis giocato: “Immagino i miei ultimi Internazionali d’Italia come una grande festa e lo sarà a priori del risultato. Ho scelto consapevolmente e spero di avere al mio fianco la famiglia, lo staff e i tifosi. Se dovessi scegliere un’ultima avversaria vorrei Serena dato che è con lei che ho giocato la partita della vita a New York” afferma serenamente Roberta.
“Non ho grossi rimpianti anche se la finale degli U.S Open contro Pennetta poteva andare diversamente dato che la conoscevo meglio di qualunque altra avversaria. Diciamo anche che mi sarebbe piaciuto vincere una medaglia olimpica insieme a Sara Errani” prosegue la tennista di Taranto che poi risponde alla difficile domanda sul come si diventa Roberta Vinci: “Non ne ho idea. Avevo la fortuna di aver talento poi il resto l’ho costruito giorno dopo giorno con sacrificio, stanchezza, rinunce e passione. Delle volte ti chiedi chi te lo fa fare magari quando hai un infortunio ma poi la forza di tornare in campo si trova sempre”.
“Penso spesso all’ultima partita e all’ultima volta che preparerò la borsa. Però va bene così, so che non si torna indietro e guardo avanti con il desiderio di mangiare una pizza con le amiche o andando a letto senza la preoccupazione dell’allenamento il giorno dopo”. Per il futuro le idee ancora non sono definite: “Mi piacerebbe rimanere nel mondo del tennis ma non ho progetti in cantiere. Voglio godermi queste settimane in maniera intensa. Poi si vedrà”