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In conferenza stampa a Milano Sara Errani parla della sua positività all’anastrozolo che le è costata una squalifica di due mesi per doping ricevuta dall’Itf. C’è grande attesa per conoscere le spiegazioni della tennista azzurra, finalista in carriera sia al Roland Garros che agli Internazionali d’Italia, ma ora scossa dalla brutta notizia ricevuta dalla Federazione internazionale che, in ogni caso, ha creduto alla sua buona fede ritenendo possibile l’“ingestione involontaria” della sostanza proibita e infliggendo alla Errani una sanzione minima. La tennista azzurra ha deciso di convocare i giornalisti per chiarire i punti ancora oscuri di una vicenda che ha scosso nelle ultime ore il mondo del tennis e dello sport italiano.
Sportface.it vi propone la diretta scritta della conferenza stampa di Sara Errani a partire dalle 11:30 di mercoledì 9 agosto, orario di inizio dell’incontro con i giornalisti.
12.28 – Termina qui la conferenza stampa
12.27 – L’ultima parola spetta al fratello Davide, anche lui commosso parlando della madre e delle prese in giro sul web: “Dovete vergognarvi”
12.25 – Errani è sicura: “Il tennis è la mia vita e la voglia di continuare c’è. Mi manca. Essere a casa è dura ma ho tanta voglia di tornare a fare quello che più mi diverte”.
12.23 – “Alcuni media hanno ipotizzato una mia linea difensiva per coprire colpe. Ma non ho una linea difensiva, mi attengo ai fatti”
12.20 – Sulla frequentazione con Garcia del Moral: “Ha una clinica a Valencia, sono andata a fare una prova da sforzo ma non ricordo in quale anno”.
12.18 – Sugli insulti sui social: “Colpa in gran parte della disinformazione e di notizie false. Non mi spiego questa cattiveria, mi fa solo tanta tristezza soprattutto perché si parla di una persona che sta vivendo una situazione seria”
12.16 – Sul paragone con Puerta: “Non conosco le cose. Mi attengo ai fatti: ingestione involontaria di cibo contaminato. Tra l’altro unica, non ripetuta, e non ci sono prove che la sostanza migliori le prestazioni”.
12.15 – Prende la parola il fratello Davide: “Dal 2009 Sara è stata controllata 83 volte: sangue, urine e, a volte, entrambe”
12.14 – Errani sull’appello alla Wada: “Pronti a difenderci, abbiamo prove in più come quella del capello che non è stata accettata in prima istanza”
12.11 – Errani sui colleghi: “Cosa mi aspetto da loro? Nulla, ma sono contenta dell’appoggio ricevuto da alcuni di loro”
12.10 – Sara ancora una volta sull’orlo delle lacrime parlando della sua famiglia: “Siamo riusciti ad essere ancora più uniti dopo tutto questo. Sono orgogliosa di loro”
12.09 – Errani torna su revoca punti e prize money conferma: “Farò ricorso. Sono stata sanzionata perché, testualmente, sono responsabile anche di errori commessi da parte di chi mi circonda”
12.07 – Errani ribadisce: “Sono stata sanzionata per ingestione involontaria di cibo contaminato con una sostanza non dopante. Se ci si sofferma su questa frase è incredibile”
12.05 – Errani: “Sapevo perfettamente sarebbe diventata pubblica in caso di sanzioni o meno. Ho deciso di continuare a giocare perché non avevo motivo di fermarmi, sapevo di non aver fatto niente di male”
12.04 – Errani: “Cosa mi ha fatto più male? La divulgazione di notizie false. Avete tirato in mezzo anche mia mamma che da 10 anni sta vivendo una situazione difficile”
12.00 – Errani sul periodo di stop: “Periodo che spero mi darà tanta carica, per recuperare da stress e situazioni sgradevoli. Abbiamo ricevuto una quantità sbalorditiva di insulti, cercherò di tornare più forte di prima. Punti persi? Stiamo pensando con gli avvocati cosa fare”
11.56 – “I test sui capelli miei e di mia madre sono stati ammessi come confronto fra uso occasionale e cronico. Il test non è stato ammesso non perché non sia valido, ma perché presentato in ritardo rispetto ai termini”. Interviene Davide: “La data esatta del test è il 28 aprile”. “Dodici centimetri di capello coprono dodici mesi”, spiega Sara.
11.54 – “L’ho vissuta male. Per quanto riguarda la sentenza, io gioco a tennis: sono loro che devono giudicare. La Federazione mi ha supportato”
11.53 – Sull’attività agonistica d’elite possibile senza aiuti e sulla sua posizione sul doping nel caso fosse capitato ad altri: “Si può, io lo sto dimostrando. Squalifica a vita? Continuo ad essere della mia opinione per quei casi in cui al termine di un processo venga stabilito che la sostanza sia assunta volontariamente e con lo scopo di migliorare le prestazioni”
11.47 – Errani ribadisce: “Il letrozolo è dopante solo per gli uomini, ma blando. Il motivo principale per cui viene usato è perché contrasta gli effetti collaterali di altre sostanze. Gli uomini che lo assumono lo fanno per contrastare la crescita del seno”. Sull’attacco di Sara ai media: “Non è correttissimo, ma ho contato solo pochi articoli con corretta informazione”
11.47 – Errani: “Non sappiamo nella pratica come sia successo. Siamo andati per esclusione: pastiglia o contaminazione per contatto. Oltre a questo, sicuramente, oltre alla rabbia della situazione in sé, si aggiunge la rabbia della disinformazione creata dai media in quanto avete esposto e dato notizie false e sbagliate mettendo di mezzo la mia reputazione. Avete giocato con vita e sentimenti di altre persone: la mia, mia madre e la mia famiglia.”
11.44 – Iniziano le domande. Errani: “Sapevo di non aver fatto niente di male”
11.40 – Errani: “Prima delle domande, una premessa visto che sono state scritte tante cose ridicole: letrozolo non è una sostanza dopante per le donne. Qualora ci fosse l’effetto, si otterrebbe solo con uso continuativo. Chi ha scritto di 15 casi conclamati ha scritto di una notizia falsa e sbagliata, la sostanza era l’anastrazolo. Spero che domani, certa della vostra professionalità, che si abbia il coraggio di pubblicare una smentita con i titoli in grande come due giorni fa”.
11.36 – La tennista azzurra rilegge il comunicato pubblicato sui social due giorni fa
11.35 – Inizia la conferenza, parola a Sara
11.33 – Ancora qualche minuto d’attesa prima dell’inizio della conferenza
11.25 – Quasi tutto pronto alla sala Ambra dell’Hotel Melia, circa quaranta i presenti tra giornalisti e operatori.