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Come da tradizione è Bergamo ad inaugurare la stagione italiana del circuito Challenger: un torneo molto seguito e sentito, che nemmeno Corrado Barazzutti ha voluto perdersi. Lo abbiamo incrociato all’interno del PalaNorda, appena dopo il termine del match tra Andrea Arnaboldi e Remi Boutillier: il capitano di Coppa Davis si è fermato volentieri per un rapido scambio di battute.
E’ qui a Bergamo per seguire da vicino Andreas Seppi e Luca Vanni, in ottica Davis?
“In realtà sono venuto a Bergamo per vedere tutti gli italiani, non solo loro due: in tabellone ci sono molti giovani come Berrettini e Napolitano, tra lunedì e martedì sono riuscito a vederli tutti”.
Sempre in tema Davis, Bergamo è un torneo che può dare indicazioni interessanti: molto probabilmente ad Aprile, contro il Belgio, affronteremo condizioni simili ovvero veloce indoor.
“Immagino una superficie dura al coperto. Siamo ancora distanti dai quarti di Coppa Davis, ad ogni modo mi interessa sempre vedere i nostri ragazzi: e poi i giovani, che già conosco bene, li seguo volentieri anche immaginando un ricambio”.
La speranza è quella di ottenere in Belgio una affermazione meno sofferta rispetto a quella contro l’Argentina…
“Ma se soffriamo e poi vinciamo non c’è problema…comunque ripeto, c’è tempo”.
Parliamo della sconfitta delle ragazze contro la Slovacchia: che idea si è fatto?
“Io ero lì: purtroppo è andata male, Francesca Schiavone ha portato a casa il primo punto mentre Sara Errani non stava particolarmente bene e non è riuscita a giocare come fa di solito. Ha avuto dei problemi che pian piano sta risolvendo, anche se servirà del tempo”.
Un giudizio sulla capitana Tathiana Garbin?
“Tathiana è bravissima e ce lo aspettavamo, sta lavorando bene. Ora pensiamo alla sfida contro Taipei. E’ un match alla portata ma che nasconde delle insidie, inoltre giocheremo fuori casa e probabilmente su un campo duro, ma se la Errani sarà in condizione la squadra ce la farà. E io credo proprio che Sara si riprenderà”.