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Australian Open 2018: Federer ai quarti di finale, Fucsovics battuto in tre set

Roger Federer
Roger Federer - Foto Ray Giubilo

Roger Federer non delude e continua il suo percorso netto agli Australian Open 2018. Lo svizzero supera in tre set anche Marton Fucsovics con lo score di 6-4 7-6(3) 6-2 e raggiunge i quarti di finale a Melbourne (cinquantadue invece considerando tutti gli Slam) per la quattordicesima volta negli ultimi quindici anni. L’unico a fermarlo prima? Il nostro Andreas Seppi nell’indimenticabile trionfo del 2015. Sulla sua strada ci sarà un ritrovato Tomas Berdych, affrontato e battuto lo scorso anno in tre set al terzo turno

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Il primo set scivola via rapido senza troppi problemi per Federer. Lo svizzero concede poco al servizio ma in risposta non trova il guizzo giusto, vedendo sfumare tre palle break consecutive nel sesto gioco. Bravo Fucsovics a riemergere e impattare sul 3-3, ma l’ungherese si scioglie alla battuta nel decimo gioco. Sotto per 5-4, l’ungherese rimonta da 0-30 a 30-30 ma con un brutto errore concede un set point al 19 volte campione Slam che questa volta non si fa pregare, attaccando nell’angolo sinistro e chiudendo con un comodo smash.

Il secondo parziale sembra ricalcare le orme del primo: due palle break mancate da Federer sul 2-1 e il giovane avversario che barcolla pericolosamente sia sul 5-4, dove si riemerge da 0-30 dopo aver perso un punto clamoroso in cui non chiude per tre volte uno smash, sia sul 6-5, quando deve cancellare anche un set point per agganciare Roger al tie-break. L’ultimo guizzo di Fucsovics avviene nella mini-rimonta da 3-1 a 3-3, ma dopo il cambio campo lo svizzero non gli lascia scampo salendo in maniera esponenziale col dritto e piazzando quattro punti consecutivi.

Il match a questo punto è sempre più in discesa per il campione in carica, che aumenta il divario in apertura di terzo set piazzando immediatamente il break della sicurezza. L’impresa per Fucsovics è dunque a dir poco ardua: solamente nel quarto gioco del parziale, dopo quasi due ore di partita, l’eroe ungherese di Davis riesce ad issarsi ai vantaggi in risposta, senza però raccogliere qualcosa di importante. E sfumata questa minuscola occasione arriva anche un secondo break di Federer con il minimo sindacabile, preludio per la passerella verso il 6-2 finale.

 

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