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“Mi sono avvicinata al mondo paralimpico seguendo l’esempio di campioni come Alex Zanardi, Francesca Porcellato e Martina Caironi. E’ stato bellissimo che tantissimi italiani si siano appassionati alle nostre discipline guardando le gare di Tokyo. Ho passato un momento difficile, che ho condiviso soltanto con gli amici e la famiglia dopo l’operazione (al braccio sinistro, ndr) a cui mi sono sottoposta ad aprile. Pensavo di non farcela a Tokyo ma, grazie a ortopedico, fisioterapista, preparatore atletico e agli allenatori che mi hanno rimesso in sesto, sono riuscita a vincere queste due medaglie. Bisogna dirlo, le medaglie sono loro. Voi vedete una persona ma e’ assolutamente uno sport di squadra”. Parola di Bebe Vio al Festival dello Sport. La campionessa veneta, che ha infilzato il secondo oro consecutivo nel fioretto individuale femminile categoria B e l’argento nella gara a squadre sulle pedane giapponesi, sul palco del Festival ha parlato delle sue emozioni nell’ultima rassegna. Nell’occasione è stato presentato già anche il logo per la prossima sfida del 2024, ovvero “Fly2Paris”. Bebe ha lanciato anche l’appuntamento per il prossimo evento inclusivo con atleti olimpici e paralimpici in gara uno affianco all’altro: “Vi aspetto tutti il 25 ottobre tutti all’Allianz Cloud di Milano per Wembrace, dove vedrete quanto è cresciuto lo sport paralimpico, cambiando tantissimo“.
E sulla visita del mese scorso alla Commissione Europea: “Ursula (Von der Leyen, ndr) è carinissima. Sono rimasta sconvolta perché ha l’età di mia mamma, ma ha 7 figli, ha già fatto 3 mandati con la Merkel e adesso è a capo dell’Europa. Mi sono sentita piccolissima e mi è piaciuta molto lei perché faceva sempre domande dirette e voleva sapere le cose nel dettaglio per risolvere ogni eventuale problema”.
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