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Torna a parlare Giovanni Malagò dopo la conferenza in cui ha annunciato l’interruzione della candidatura. “Il processo si è interrotto, sono stati spesi circa 13 milioni di euro“, ha affermato il numero 1 del Coni a Radio 24 per poi definire queste spese “non recuperabili”.
“Fino al 3 febbraio può ancora cambiare tutto? No, è la fine“, ha aggiunto Malagò che poi spiega: “Siamo arrivati a fine corsa. Ci poteva essere un piano B: andare avanti a prescindere dal Comune, ma l’abbiamo scartato. La rinuncia di Roma, peraltro, pregiudica altre candidature, perché ora il Cio è diffidente nei confronti della politica italiana e di chi cambia idea. Ad ogni modo, prima bisognerà vedere se per il 2024 vinceranno Parigi o Budapest, che sono europee, oppure Los Angeles, che è americana“.
Infine, commenta il suo stato d’animo al momento dell’annuncio della fine della candidatura: “No, non ho pianto ma mi sono commosso. Non erano lacrime, forse qualcosa di peggio. Io ci ho sperato fino all’ultimo“.