di Carlo D’Acquisto
Il torneo di qualificazione olimpica di volley femminile in Turchia inizia col botto: le due favorite, Olanda e Russia, non brillano nei rispettivi incontri e sono costrette a giocare fino al quinto set, dimostrando che il risultato finale è tutt’altro che scontato.
La partita inaugurale ha visto di fronte le orange di Guidetti, squadra vice campione d’Europa, e l’agguerrita Germania. La partita è lunga e combattuta e la Germania si è imposta 3 set a 2, grazie soprattutto ai 25 punti della Kozuch e ai 19 della Brinker. La seconda partita del girone A si è giocata in serata e ha visto un dominio della Turchia che, trascinata dall’euforia del tifo amico, ha sconfitto la Croazia con un facile 3 a 0.
Nel girone B, quello dell’Italia, la Russia ha faticato ed è riuscita ad avere la meglio contro la Polonia solo al tiebreak. Per la squadra detentrice del titolo europeo l’esordio nel torneo non è stato affatto facile. La Polonia ha iniziato alla grande grazie alla diagonale Wolosz-Skowronska, che si intende a meraviglia. È proprio l’opposto polacco a trascinare la squadra ad un inaspettato doppio vantaggio con 12 punti nei primi due set. La Russia ha faticato a reagire, è apparsa tesa e distratta. Ma alla lunga la maggiore tenuta di nervi della squadra di Marichev ha avuto la meglio: da una parte Kosheleva è tornata ai suoi livelli abituali (16 punti totali per la fuoriclasse russa), dall’altra la Skowronska ha calato decisamente la sua media realizzativa (chiudendo comunque con 20 punti).
Capitolo Italia. A seguito dell’infortunio di Cristina Chirichella, Bonitta è costretto a mischiare le carte in tavola. L’allenatore spera di avere a disposizione la sua centrale titolare e la conferma tra le quattordici, ma si tutela convocando la giovane Sara Bonifacio, che sostituirà la schiacciatrice Anastasia Guerra.
Domani l’esordio con la Russia, squadra che ci ha eliminati dallo scorso Europeo e che, in questo torneo, ha dimostrato tutto il suo potenziale ma anche tanti inaspettati punti deboli. La prima giornata di gare ha disegnato una competizione equilibrata in cui l’Italia non potrà permettersi alcuna distrazione, dovendo dimostrare sul campo, fin da subito, di meritare il pass per Rio.