di Carlo D’Acquisto
Nel torneo di qualificazione olimpica di Ankara, l’Olanda di Giovanni Guidetti si dimostra superiore all’Italia, garantendosi con un netto 3-0 (25-23, 25-21, 25-19) l’accesso alla finale. L’unico pass diretto per Rio 2016 verrà dunque assegnato proprio alla vincente tra l’Olanda e la Russia, che nell’altra semifinale ha avuto la meglio sulla Turchia per 3-1 (21-25, 25-18, 25-12, 25-20). Le azzurre, invece, dovranno battere le padrone di casa per conquistare un posto nell’ultimo torneo di qualificazione a Rio, in programma in primavera in Giappone. Entrambe le partite verranno trasmesse da RaiSport in diretta: la finale per il terzo posto Italia-Turchia si giocherà domani alle 15:30 (ore italiane), mentre la finalissima alle 18:30.
Nel match di oggi le azzurre si sono rivelate stanche e incapaci di opporsi ad un’Olanda meglio organizzata. Le uniche a mantenere un buon livello sono Valentina Diouf (17 punti) e Martina Guiggi (10). Al contrario, dopo 44 punti in due partite, è arrivata inevitabile la flessione per la giovane Paola Egonu che gioca la sua partita peggiore (solo 10 punti). Il problema non è solo l’efficienza in attacco della schiacciatrice diciassettenne ma la sua debolezza in fase difensiva. Fin dall’inizio Marco Bonitta decide di escluderla dalla ricezione e la scelta alla lunga si rivela fallimentare: lasciate sole a coprire tutto il campo, Sansonna e Del Core calano vistosamente, interrompendo sul nascere la catena ricezione-alzata-schiacciata del sestetto azzurro. L’allenatore le prova tutte e innesca una girandola di sostituzioni che non riescono a cambiare le forze in gioco. Le orange si dimostrano superiori alle azzurre, che si arrendono senza quasi opporsi.
L’ultima chance per continuare a credere nel sogno Rio 2016 arriverà domani nella finale per il terzo posto contro la Turchia. L’Italia ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi il terzo posto ma, oltre al competitivo sestetto turco, le azzurre dovranno vedersela con un avversario in più: un palazzetto gremito di tifosi avversari.