di Carlo D’Acquisto
Ad Ankara, nella finale per il terzo posto del torneo di qualificazione olimpica, l’Italia ha la meglio sulla Turchia padrona di casa e resta in corsa per l’Olimpiade di Rio 2016 (parziali 25-23, 19-25, 25-23, 15-25, 15-13). La nazionale di Marco Bonitta stata costretta a giocare il tie-break per la terza volta in questo torneo (vittorie per 3-2 contro Belgio e Polonia). Ora le azzurre avranno l’ultima chance per Rio 2016 a Tokyo, tra fine maggio e inizio giugno, nel torneo che assegnerà gli ultimi tre pass per i Giochi. Con l’Italia volerà in Giappone anche l’Olanda di Giovanni Guidetti. Le orange hanno infatti perso 3-1, in un remake della finale dell’europeo 2015, la finale contro la Russia (25-21, 22-25, 25-19, 25-20), che si è quindi guadagnata la qualificazione diretta all’Olimpiade.
La cronaca. L’Italia gioca ancora una volta un match sconsigliato ai deboli di cuore. Fatica a mantenere alta la concentrazione per due set di fila, ma alla lunga dimostra caparbietà e coraggio: vince soffrendo il primo e il terzo e poi crolla mentalmente lasciando campo libero alle avversarie nei set successivi. La nazionale azzurra si impone grazie all’ennesima partita nel nome di Paola Egonu (premiata come miglior schiacciatrice del torneo) che, dopo la brutta prestazione contro l’Olanda, torna ai suoi livelli abituali (23 punti totali), determinate soprattutto nel finale di terzo set dai nove metri. È stata anche la partita della rinascita di Antonella Del Core, la giocatrice più esperta della squadra, che nel tie-break si carica letteralmente la squadra sulle spalle, in prima come seconda linea, e torna a mostrare tutto il suo carattere dopo alcune prestazioni incolore.
Il futuro. L’Italia vista ad Ankara si è dimostrata squadra capace di soffrire e con ampi margini di miglioramento, una formazione che dovrà imparare a dare più continuità al proprio gioco ma a cui non mancano cuore coraggio. Per concludere il proprio cammino e arrivare in Brasile, in primavera la formazione di Marco Bonitta, oltre all’Olanda, dovrà sconfiggere la concorrenza di Perù, Repubblica Dominicana, Kazakhstan, Corea del Sud, Thailandia e del Giappone padrone di casa. Si qualificano le prime tre e la prima asiatica.