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Il cuore oltre l’ostacolo, nel vero senso della parola. Emanuele Gaudiano, lucano di Germania, si prepara al debutto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. L’emozione nella voce e la consapevolezza di una grande responsabilità: dopo Atene 2004, infatti, è il primo cavaliere azzurro a partecipare ai Giochi nella disciplina del salto a ostacoli. Gaudiano, agente scelto del Corpo Forestale dello Stato classe 1986, affronterà l’avventura a cinque cerchi insieme a Caspar 232.
Un binomio che ha fatto di Rio 2016 una vera e propria missione, da diversi mesi a questa parte: “Ci stiamo preparando ai Giochi olimpici da diverso tempo. L’infortunio che ho subito in Olanda due mesi fa è definitivamente alle spalle e ora, io e Caspar, siamo concentrati verso l’obiettivo Rio. Abbiamo fatto una bella marcia di avvicinamento alle Olimpiadi, preparandoci in qualche Global, e ora speriamo di fare una bella figura”.
Il rapporto tra il cavaliere e il proprio cavallo è fondamentale in un binomio. Il feeling con Caspar è stato cercato e trovato dopo un percorso che ha visto Gaudiano sperimentare anche altri cavalli. “La scelta, alla fine, è caduta su Caspar perché attualmente è il più in forma di tutti. Avrei potuto scegliere anche Corbanus, ma è ancora troppo giovane e ha bisogno di fare esperienza. Un grazie, infine, va ad Admara: l’anno scorso abbiamo formato una bella coppia ed è anche grazie a lei che sono arrivato a questo traguardo”.
Gaudiano è nato a Matera, la città capitale della cultura europea per il 2019. La sua storia è simile a quella di tanti altri ragazzi lucani, costretti a lasciare la propria terra per inseguire i propri sogni. Ma il suo legame con la città dei Sassi e con la Basilicata è di quelli speciali e indissolubili: essere l’unico atleta lucano alle Olimpiadi di Rio sarà per lui una ulteriore responsabilità: “Nella nostra terra è difficile praticare l’equitazione, perché mancano le strutture. Per questo motivo, sono stato costretto a spostarmi all’estero per poter raggiungere i miei obiettivi. Per me resta sempre un piacere tornare in Basilicata, trovare i miei amici e i miei parenti. Spero di poter rappresentare degnamente la mia regione e la mia città e di essere, se vogliamo, l’ambasciatore dello sport lucano a Rio”.
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