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“Mentre afferma di voler valutare ‘ogni ipotesi di consultazione dei romani per arrivare alla decisione migliore’ sulla candidatura olimpica, il sindaco Raggi ha in realtà il dovere statutario di rendere concretamente accessibili gli strumenti di democrazia diretta rimuovendo gli ostacoli burocratici, anche in relazione alle procedure in corso”. Sono le parole di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma. “Raggi e Frongia, infatti, non possono ignorare o fare finta che non esista già un referendum su Roma 2024, visto che come Radicali l’abbiamo promosso e da circa un mese e mezzo stiamo raccogliendo le firme in tutta la città. L’ascolto e la partecipazione costantemente promessi ai romani resteranno mera propaganda, e la giunta Raggi si confermerà quindi esattamente identica a tutte le precedenti, se continuerà a negare ai cittadini la possibilità di firmare per esprimersi sulle olimpiadi, come su ogni altra importante decisione che riguardi la città. Per questo ribadiamo la nostra richiesta di rendere possibile la raccolta firme fornendo gli autenticatori, garantendo l’utilizzo della posta elettronica certificata, consentendo al comitato promotore di autocertificare le firme – come già previsto per le delibere popolari – e permettendo ai romani di firmare anche online. Basterebbero pochi, rapidi atti amministrativi, semplici per un movimento che si definisce nato con e per la democrazia diretta. Diversamente, Raggi e il M5S smaschereranno se stessi. La partecipazione dei cittadini non si evoca, ma si pratica come facciamo da decenni noi Radicali”.