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Il 24 aprile la MotoGp farà tappa in Spagna per il primo Gran Premio in Europa con Marc Marquez al comando della classifica grazie alle vittorie nelle due gare americane, in Argentina ed in Texas. “E’ la gara di casa, uno dei GP piu’ speciali per l’ambiente del motociclismo” dice il pilota della Honda HRc a margine della presentazione del libro a fumetti sulla sua carriera, intitolato ‘La storia di un sogno’, presentato presso il Campus Repsol, a Madrid. E’ anche la prima occasione in cui si presenterà davanti ai tifosi spagnoli dopo la conclusione della scorsa stagione tra le polemiche con Valentino Rossi a Valencia.
A Jerez l’ambiente e’ sano, motociclismo puro ed è auspicabile che i tifosi vengano per vedere le gare, che è ciò che conta. L’Argentina e Austin sono due circuiti in cui mi è andata bene, mentre per Lorenzo, che aveva mostrato di essere il più forte nei test prestagionali, come in Qatar, sono quelli che sono andati peggio. Staremo a vedere. Non sarà simile a Austin o all’Argentina la gara sarà combattuta. L’obiettivo principale è il podio, cercare di essere li’. Poi vedremo. Magari arriviamo la’ e ci troviamo perfettamente con la moto. Cercheremo una nuova aerodinamica sul quale la Honda sta lavorando” dice il leader della MotoGP a Solomoto.es. “Cercheremo di sfruttare quello che altri hanno scoperto, e cioe’ utilizzare la forza dell’aerodinamica per rendere la moto più reattiva. Forse le ali sulla carena possono aiutare la ruota anteriore a rimanere incollata all’asfalto che e’ quello che si cerca in rapida accelerazione e in curva. Non abbiamo trovato il momento, ma siamo impegnati a raggiungere questo obiettivo e anche che la moto non varia molto, perche’ varia piuttosto come passo ad Austin quando ho provato”. Sulle nuove gomme Michelin, quindi aggiunge: “Credo che in Europa sara’ diverso. Abbiamo girato li’ a novembre, ma ora le gomme, sia anteriori che posteriori, sono diverse. In Europa, la Michelin ha piu’ esperienza, sa come sono i tracciati, e’ piu’ abituata al clima delle piste. Questa non e’ una giustificazione per quello che e’ successo in Argentina, ma ora sara’ una dinamica diversa. Ci puo’ essere un circuito, ad esempio con il lungo rettilineo a Montmeló o altre curve, in cui i pneumatici potrebbero degradare. Ma e’ come ad Austin: se si deteriorano bisogna saper amministrare e gestire la corsa con le gomme”. ha concluso lo spagnolo.