Ginnastica artistica

Tokyo 2020, ginnastica artistica: gare si fermano per omaggiare Chusovitina

Olimpiadi Tokyo 2020 - Logo ufficiale
Il tributo di tutta la ginnastica artistica all’infinita Oksana Chusovitina alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La ginnasta dell’Uzbekistan è stata eliminata al volteggio, ma la sua vittoria era essere presente. Infatti, quella Giapponese è l’ottava partecipazione ai Giochi della 46enne, record che difficilmente verrà battuto in futuro in uno sport molto “giovane” come la ginnastica artistica. All’Ariake Arena di Tokyo le gare sono state interrotte per qualche minuto per omaggiare Chusovitiva: grande emozione, standing ovation e applausi da parte di giornalisti, ginnaste e tecnici per l’atleta, che dopo Tokyo si ritirerà.

Carriera leggendaria per il record di 8 Giochi Olimpici disputati, impreziosita da un oro a squadre a Barcellona con la Comunità degli Stati Indipendenti e un argento nel volteggio a Pechino con la Germania. Quest’ultima infatti si offrì di curare suo figlio Alisher, ora 22enne, dalla leucemia e Chusovitina per ringraziare dell’opportunità ricevuta decise di rappresentare quel Paese. Lo stesso accadde per suo marito, il lottatore Bachadir Kurbanov.

Chusovitina avrebbe potuto ritirarsi dopo Londra 2012, con la Germania, ma voleva disputare i Giochi rappresentando anche il suo Paese di origine, l’Uzbekistan. Così la ginnasta ha deciso di proseguire, entrando nella storia dello sport per la sua incredibile longevità. Tante le persone (chiaramente addetti ai lavori e non tifosi) che si sono messe in fila per darle un abbraccio e farsi un selfie con lei. La gara non l’ha vinta, ma non c’è miglior vittoria che quella dell’affetto.

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