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“Portabandiera? Per me è un peso leggerissimo perché avrò la forza di tutti gli italiani con me“. Questo il pensiero di Arianna Fontana a margine della cerimonia d’investitura da portabandiera per l’Italia ai Giochi Olimpici invernali di Pyeongchang 2018. L’azzurra, punta di diamante dello short-track, ha fissato gli obiettivi per la sua spedizione: “Voglio il podio, questo è il mio obiettivo da raggiungere. Fin da quando ero piccola il mio sogno era andare alle Olimpiadi e questo sport mi ha spinto a dare sempre di più e ad andare sempre più in alto“.
Da ragazzina quindicenne a Torino 2006 a capitano della spedizione azzurra in Corea del Sud, cosa è cambiato in Arianna in questi anni? “Adesso sono una donna matura, è stata una grande azzurra – spiega la Fontana – E’ cambiata l’esperienza, sono consapevole delle mie capacità e sono molto più tranquilla nell’affrontare serenamente ogni competizione“. Grande emozione per l’avventura da portabandiera: “Ho provato emozioni incredibili quando mi hanno chiamato, avevo il cuore che mi palpitava a mille. Non sapevo bene cosa stessi dicendo, è uscito tutto dal cuore, sono davvero contenta“. Infine le dediche per questo grande traguardo: “Lo dedico a tutti coloro che mi hanno aiutato nella mia carriera fin da piccola. I ringraziamenti vanno in primis ai miei genitori con tutti gli sforzi che hanno fatto, a tutti i miei allenatori, a mio marito ed a mio fratello: sono sicura che saranno tutti orgogliosi“.