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“Al momento gli atleti azzurri qualificati per Pechino sono 119, in pratica gli stessi numeri dell’edizione del 2018 in Corea, quando partimmo in 122. Stiamo aspettando le ultime quote di riallocazione. L’obiettivo è fare meglio della Corea (10 medaglie di cui 3 ori, 2 argenti e 5 bronzi) sia nel numero che nella qualità delle medaglie: nel numero mi sento tranquillo, sulla qualità vedremo“. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò in conferenza stampa al termine della Giunta odierna al Foro Italico parlando dei Giochi Olimpici invernali di Pechino. “Le Olimpiadi si faranno e questo è ciò che conta – ha aggiunto il numero uno dello sport italiano – Non so in quanti altri paesi tutto questo sarebbe andato avanti. La scelta sul pubblico si poteva immaginare: far entrare i tifosi per invito e non vendere biglietti mi pare una cosa di poca importanza”.
CASO DJOKOVIC – “Sul caso Djokovic sono stato una facile Cassandra, dall’inizio ho detto che avevano già perso tutti. Purtroppo è finita come era scontato che finisse e senza dubbio ne escono tutti male”.
LETTERA A VEZZALI – “Manderò oggi una lettera alla sottosegretaria Vezzali sullo stato dell’arte del mondo dello sport. È forte il grido d’allarme delle società sia professionistiche che di base: tutti aspettano ristori e supporto, perché avevano visto un po’ di luce e oggi invece si ritrovano di fronte al baratro e al timore di non farcela. “Tutti hanno bisogno di aiuto, più grande sei e più problemi hai, a cominciare dalle squadre di calcio – ha aggiunto il numero uno dello sport italiano – Sono tanti i temi sul tavolo, in primis c’è il problema del caro energetico e delle maxi bollette”.
PROTOCOLLI – “Voglio ringraziare il presidente Casasco. I protocolli sono stati formidabili, nessuno si è lamentato”
PROSSIMA GIUNTA E CONSIGLIO A SAN SIRO – “Il 9 marzo la Giunta e il Consiglio nazionale si terranno a Milano, a San Siro, che sarà teatro della cerimonia di apertura dei Giochi invernali del 2026. Il giorno 20 febbraio a Pechino prenderemo la bandiera e da quel momento Milano sarà infatti città olimpica”.
SULL’ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA – “Se mi auguro un prossimo presidente della Repubblica vicino al mondo dello sport? Io non parlo mai di politica, penso solo che dal nostro punto di vista tutto quello che è diverso dal ticket attuale Mattarella-Draghi ci fa perdere qualcosa”.
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