[the_ad id=”10725″]
Anche questa stagione siamo arrivati alla “Cattedrale”, l’Università del Motociclismo, o più semplicemente ad Assen, il Gran Premio d’Olanda. Un circuito storico, uno dei fantastici TT, di quelli che immettono direttamente nell’Olimpo dei piloti chiunque vi riesca a vincere. La gara di motociclismo più vecchia del mondo, dopo quasi un secolo vede ancora i migliori gladiatori delle due ruote scannarsi curva dopo curva, per arrivare all’ultima terribile chicane, quella che spesso riserva spettacolari battaglie (ultima di questa nel 2015, dove Valentino Rossi fu costretto a finire sullo sterrato da un contatto con Marc Marquez). A dominare quest’edizione spettacolare, tra asciutto e pioggia, è stato il tricolore, con un fantastico Rossi vincitore e un Petrucci al secondo posto. L’ultimo gradino del podio è stato conquistato dal campione del mondo in carica, Marquez. Le pagelle:
Valentino Rossi (Yamaha): dopo più di un anno, eccola. Valentino Rossi ottiene la vittoria numero 115 in carriera, 20 anni e 313 giorni dopo la prima, quella in 125 a Brno, nel 1996. Una vittoria tanto cercata e fondamentale, che lo rilancia a soli 7 punti dalla testa della classifica. Com’è giusto che sia, il professore sale in cattedra nell’Università dei motori. Il sogno del Decimo continua, la magia del Dottore pure. Voto: 10.
Danilo Petrucci (Ducati Pramac): un altro podio, che momento fantastico per il Petrux! Dopo una bellissima battaglia con Valentino, riesce a portarsi a casa il secondo posto, dimostrando una maturità ormai raggiunta. Che bello. Voto: 9.
Marc Marquez (Honda): un podio ottimo, combattuto all’ultima curva con uno scatenato Crutchlow, che lo rilancia a pochissimi punti dalla vetta mondiale. Meglio di così oggi non poteva fare, ma che spettacolo. Voto: 8.
Cal Crutchlow (LCR Honda): bellissima gara del britannico matto, che quando ci sono le condizioni miste chiude la vena e diventa il migliore. Un quarto posto ottenuto all’ultimo giro, dopo aver recuperato una marea di secondi a Marquez e Dovizioso. Incredibile, come ci fa divertire. Voto: 8,5.
Andrea Dovizioso (Ducati): non riesce a portare a casa una tripletta che sarebbe stata leggendaria, ma chiude in quinta posizione e si porta in testa al Mondiale, da sogno. Voto: 7+.
Johann Zarco (Yamaha Tech3): unico pilota ad aver puntato sulla doppia morbida e, successivamente, sull’azzardo delle gomme da pioggia, ma questa volta non ha avuto l’effetto sperato. Nei primi giri non è riuscito a prendere vantaggio sui tre inseguitori e dopo una decina di giri è stato definitivamente superato. Brutte mosse contro Rossi e Petrucci, ma è ancora un rookie. Voto: 6.
Maverick Vinales (Yamaha): colpo di scena, l’ennesimo di questa stagione. Punti importantissimi buttati via, testa del mondiale provvisoriamente sfumata e tre piloti alle sue spalle che gli mordono le caviglie in classifica. Voto: 1
Ancora una volta la classifica subisce un ribaltone: in testa balza Dovizioso a quota 115 punti, seguito da Vinales (fermo a 111) e un redivivo Rossi (108). Scende al quarto posto Marquez (104), quinto Pedrosa 87.
Prossima gara tra soli sette giorni, l’ultima prima della lunga pausa estiva, sul circuito tedesco del Sachsenring. A tutto gas!