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“Manca qualcosa ma posso solo ringraziare la società“. Josè Mourinho è onesto nella sua seconda intervista stagionale: la sua Roma non è ancora come l’aveva pensata ma è stato fatto il possibile. E l’era del possibile offre già la prima sfida dell’era Mou: l’andata del playoff di Conference League contro il Trabzonspor degli ex Bruno Peres e Gervinho e di due volti noti alla Serie A come Cornelius e Hamsik. Sorteggio ostico, ma la prima Roma non può e non vuole sbagliare dopo un precampionato lontano dall’essere amichevole: “Amichevoli? Noi non ne abbiamo fatte“, ha scherzato il portoghese che dal mercato vorrebbe anche un centrocampista e forse un difensore centrale, visti i problemi fisici per Smalling. Ma ora parola al campo: da giovedì, poi domenica per la Serie A contro la Fiorentina di Italiano.
Settimana intensa, tra l’arrivo di Tammy Abraham (out per la Turchia, qualche chance contro i viola), il buon precampionato di Shomurodov e i dubbi in difesa: Ibanez o Kumbulla per sostituire Smalling? Toccherà al brasiliano con l’ex Verona che partirà ancora una volta dalle retrovie. A sinistra è il momento di Vina che nel test contro il Raja ha ben figurato, con una sola (e pericolosa) azione offensiva prima di lasciare la prateria a Karsdorp. A centrocampo spazio a Cristante e Veretout: l’azzurro arriva con le certezze che un Europeo vinto può portare, il francese vuole confermarsi uomo da doppia cifra come la scorsa stagione.
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La trequarti presenta certezze ma anche incognite con potenzialità che possono cambiare stagioni. Tanto dipenderà da Nicolò Zaniolo, al ritorno dopo uno stop di quasi due anni. Con lui Pellegrini e Mkhitaryan, anche se le alternative non sembrano all’altezza dei titolari: El Shaarawy non ha mai davvero convinto dal ritorno e Carles Perez ha l’abitudine di spegnersi nelle grandi occasioni. Ma il talento c’è, non manca e Mou proverà ad affidarsi a quello oltre che alla forza del gruppo. Un gruppo che ha perso un leader ed ex capitano come Edin Dzeko. A Trabzon sarà la prima senza il bosniaco. Poi inizierà l’era dei tre attaccanti: Abraham partirà titolare, Shomurodov è la potenziale sorpresa e l’uomo di più talento, Borja Mayoral viene da una stagione da 17 gol in tutte le competizioni. “Sono felice di averli”, ha detto Mou. Ora toccherà a loro ripagare la fiducia.
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