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Australian Open 2022, quinta giornata: tutti in piedi per Berrettini, ma anche Alcaraz da applausi

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - foto Ray Giubilo

Della quinta giornata degli Australian Open 2022 si potrebbe dire tanto, ma la verità è che ad attirare le luci dei riflettori è stato soprattutto il match tra Berrettini e Alcaraz. I due talenti hanno dato vita ad una splendida battaglia di oltre quattro ore, che si è decisa solamente al super tie-break. Ad avere la meglio è stato l’azzurro, ma anche lo spagnolo merita applausi (che il pubblico giustamente gli ha tributato). Nel tennis, però, c’è solo un vincitore ed è più che corretto rendergli merito e celebrarlo. Al di là del fatto che gli abbia permesso di approdare agli ottavi di finale (unico italiano per il momento), il match portato a casa da Matteo verrà ricordato per molto tempo.

Berrettini era infatti avanti due set a zero e, nel terzo parziale, sembrava avere la sfida in pugno. Il suo avversario, che quest’oggi ci ha ricordato per l’ennesima volta di essere un predestinato, però ha messo su una rimonta degna di nota, capovolgendo l’inerzia del match. Una brutta caduta nel quinto set ci ha tenuto con il fiato sospeso, riportandoci immediatamente all’incubo di Torino. Fortunatamente nulla di grave per il numero uno d’Italia, che ha disputato un quinto set enorme e con grande volontà e intelligenza è riuscito ad avere la meglio. 6-2 7-6 4-6 2-6 7-6 il punteggio dell’incontro, che ha tenuto attaccati alla tv milioni di appassionati. Una vittoria ancora più dolce considerando che il favorito alla vigilia era Alcaraz, ma anche che i due si erano sfidati pochi mesi fa a Vienna ed in quel caso fu sempre lo spagnolo a trionfare.

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Un super tie-break va giocato con il cuore, non importa se sei stremato. Alcaraz è giovane, ha un bellissimo gioco e vincerà tante partite come questa. Fisicamente è molto forte, non ha punti deboli. Mi ha costretto a giocare il mio miglior tennis“. Così a fine match Berrettini, che non ha potuto non elogiare il suo avversario, ma allo stesso tempo ha spiegato come dietro questo successo ci sia molto più di qualche ace o dritto vincente. Matteo si conferma dunque una certezza a livello slam, raggiungendo il quarto turno per la sesta volta negli ultimi sette major disputati. A separarlo dall’unico quarto di finale che gli manca (a Melbourne non è mai andato oltre gli ottavi), un altro spagnolo, forse meno talentuoso ma sicuramente più esperto. Si tratta di Pablo Carreno Busta, capace di liberarsi in quattro set dell’ostico Korda e approdato per la terza volta in carriera al quarto turno in Australia. Tra i due non ci sono precedenti, pertanto è difficile pronosticare l’esito del match. Secondo i bookmakers, sarà Berrettini a scendere in campo con i favori del pronostico; l’unica certezza, però, è che Matteo non potrà permettersi di sottovalutare l’avversario e dovrà essere concentrato dall’inizio alla fine.

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E’ stato eliminato purtroppo Lorenzo Sonego, che si è arreso a Miomir Kecmanovic. Prima seconda settimana slam della carriera per il serbo, che dall’eliminazione annunciata per mano di Novak Djokovic si ritrova agli ottavi. Ovviamente non è frutto (almeno non solo) della fortuna. Kecmanovic ha infatti approfittato dell’opportunità, giocando un buon tennis e sconfiggendo in fila Caruso, Paul e Sonego. Nel match andato in scena stanotte, il torinese non ha brillato ed è stato sconfitto in quattro set. 6-4 6-7 6-2 7-5 lo score dell’incontro, in cui i rimpianti per Lorenzo sono situati prevalentemente nel quarto parziale, dove non ha sfruttato il break di vantaggio. Poco male per l’azzurro, che può comunque guardare con il sorriso a questa trasferta australiana. Ora testa alla terra rossa sudamericana, dove proseguirà la sua stagione.

E’ uscita di scena anche Camila Giorgi, che non ha potuto nulla contro la numero uno del mondo Ashleigh Barty. “Barty ha un livello altissimo senz’altro, ma non posso parlare perché io oggi non ho giocato“, piuttosto eloquenti le dichiarazioni post match della marchigiana, consapevole di aver meritato la sconfitta ma anche che avrebbe potuto fare di più. Il match in sé non ha offerto molto e l’australiana ha prevalso comodamente per 6-2 6-3 in 63 minuti di gioco. Resta un po’ il “what if”, che in parte ha caratterizzato la carriera di Camila (ma non solo lei, ovviamente). Detto ciò, non bisogna sorvolare o dare per scontato quanto sia forte Barty. Parliamoci chiaro, non è la numero uno al mondo per caso e match dopo match lo certifica. Basti pensare che ha tenuto il servizio per 57 volte consecutive (striscia ancora aperta). Inoltre, dopo aver perso il primo set del suo 2022 contro Gauff, non ha più concesso nulla alle sue avversarie. La pressione di giocare in casa è da tenere in considerazione, ma non etichettarla come favorita numero uno per conquistare il titolo sarebbe una follia.

E’ avanzato anche Rafa Nadal, che ha ceduto un set a Karen Khachanov dopo aver vinto i primi due, prima di ritrovare il suo livello di tennisre e infligge al russo l’ottavo ko in carriera (in altrettanti precedenti). Tutto facile per Zverev e Monfils, gli unici due a non aver ancora perso set nella parte alta del tabellone, mentre Shapovalov ha vinto un bel match contro Opelka. Per quanto riguarda il torneo femminile, spicca l’eliminazione di Naomi Osaka, battuta al super tie-break da una ritrovata Amanda Anisimova. Per il resto, vittorie per tutte le big, chi più facilmente (Azarenka e Sakkari), chi meno (Krejcikova e Badosa).

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