Nell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Bay Hills Club & Lodge (par 72) a Orlando in Florida L’australiano Jason Day, numero tre mondiale, ha mantenuto la leadership con 131 colpi (66 65, -13), mentre Francesco Molinari è passato dal settimo posto al 25° con 140 (68 72, -4), stesso score di Zach Johnson, Webb Simpson e dell’australiano Adam Scott. E’ rimasto al secondo posto con 133 (-11) lo svedese Henrik Stenson e si è portato al terzo con 134 (-10) l’inglese Justin Rose. Al quarto con 136 (-8) Jamie Lovemark, Troy Merritt, Kevin Chappell e Derek Fathauer e all’ottavo con 137 (-7) Brendan Steele, l’inglese Paul Casey e l’australiano Marc Leishman. Ha rimontato il nordirlandese Rory McIlroy, da 107° a 42° con 142 (75 67, -2), che deve evitare di cedere la seconda piazza nel World Ranking a Day. Stanno tenendo un buon passo Keegan Bradley e il giapponese Hideki Matsuyama, 16.i con 139 (-5), e sono in coda il sudafricano Ernie Els e l’argentino Angel Cabrera, 63.i con 144 (par).
Francesco Molinari, che punta a una posizione di rilievo dopo le prime gare stagionali poco redditizie e reduce dal taglio della scorsa settimana nel Valspar Championship, ha girato nel 72 del par. In deficit di due colpi sul campo per due bogey di fila alle buche 4 e 5, ha recuperato con birdie alla 6ª e alla 12ª nel contesto di un giro giocato con molta attenzione. Il montepremi è di 6.300.000 dollari con prima moneta di 1.134.000 dollari.
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Molto bene Giulia Sergas che è salita dal quarto al terzo posto con 132 colpi (64 68, -12), dove è alla pari con Jacqui Concolino, nella JTBC Founders Cup (LPGA Tour) in svolgimento sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa, a Phoenix in Arizona. E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 132ª con 149 (73 76, +5). Conduce con 129 (63 66, -15) la coreana Sei Young Kim, che ha due colpi di margine su Brittany Lang (131, -13). Al quinto posto con 133 (-11) Gerina Piller e la coreana Eun-Hee Ji, al settimo con 134 (-10) Paula Creamer, Ryann O’Toole, la francese Karine Icher, la sudafricana Paula Reto e l’australiana Minjee Lee, e al 12° con 135 (-9) Stacy Lewis, risalita dal 52°. Accusa otto colpi di ritardo la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, 25ª con 137 (-7), insieme alla cinese Shanshan Feng e alle coreane Se Ri Pak, 39enne ex leader del Rolex ranking e 25 titoli in carriera con cinque major, che ha annunciato il ritiro a fine stagione, e Mi Hyang Lee, in vetta dopo un turno e retrocessa con un 75 (+3). Non ha più chances di difendere il titolo Hyo Joo Kim, 40ª con 138 (-6), e sono andate fuori la coreana Inbee Park, numero due della classifica mondiale, 75ª con 142 (-2) e out per un colpo, l’australiana Karrie Webb, 93ª con 143 (-1), la norvegese Suzann Pettersen, 126ª con 147 (+3), e Michelle Wie, 139ª con 151 (+7).
Sei Young Kim, 23enne di Seoul con tre successi nel circuito tutti ottenuti nella passata stagione, ha segnato un 66 (-6) con due eagle, tre birdie e un bogey. Giulia Sergas, dopo il 64 (-8) iniziale, ha fornito un’altra ottima prova sottolineata da un 68 (-4) con un eagle, quattro birdie e due bogey.