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Ventiquattro punti di vantaggio e tanti saluti per le vacanze estive. Saranno tre dolci settimane di pausa anche per un “avventuriero” come Lewis Hamilton che non si stanca mai. Il pilota della Mercedes domina il Gran Premio d’Ungheria vincendo la gara numero 67 in carriera e portandosi a +24 su Sebastian Vettel concludendo alla grande questa prima parte di stagione. Una solida performance all’Hungaroring, cinica se si pensa alla grossa chance regalatagli dalla pioggia del sabato di qualifica. Un duello Hamilton-Vettel non intravisto in gara grazie alla seconda posizione di Valtteri Bottas che fin dal primo giro ha difeso il primato del compagno di squadra. Un Bottas, però, finito sotto il mirino delle critiche per una gestione non ottimale degli ultimi giri quando ha dato il via ad un doppio autoscontro con lo stesso Vettel e Ricciardo.
HAMILTON BACK-TO-BACK STRARIPANTE – Cinquanta punti con due vittorie in Germania ed in Ungheria. Prima con tante grazie all’auto-eliminazione di Vettel poi con una super performance a Budapest. Lewis è cinico e c’è sempre nel momento del bisogno, riuscendo a trasformare il tutto nella perfezione più assoluta. Ogni minimo dettaglio curato al massimo quando Hamilton entra nel suo ‘mood’ preferito, da assoluto leader. Gestisce una delle migliori partenze dalla pole togliendosi agevolmente dalla mira del compagno di squadra per poi imporre un ritmo irraggiungibile. La gestione della gara “degli altri” gli permette di guidare in tutta tranquillità, conscio della propria forza e di una Mercedes nettamente meno nervosa rispetto al terribile inizio week end di venerdì. Hamilton va in vacanza, anche se lui preferirebbe non chiamarla così.
VETTEL LIMITA I DANNI – Dalla quarta posizione in qualifica, con le critiche di una gestione un po’ troppo conservativa sotto la pioggia, al secondo posto sul podio. Vettel è soddisfatto del risultato realizzato ed a fine gara si congratula con un bel sorriso proprio con il suo diretto rivale. Dal possibile -27 al -24 con il cuore in gola nei giri finali per un sorpasso al limite su Bottas. Ma era giusto provarci dopo esser stato un’intera gara dietro agli scarichi, studiando, pensando e formulando manovre per saltare l’ostacolo del compagno di squadra del suo rivale in classifica. Un sorpasso che per poco non gli è costata una foratura ed un rischio che gli vale “3 punti bonus” nella lotta al titolo iridato. Danni limitati anche se ad inizio week end le prospettive erano ben altre. Ma tutto è girato storto e quando va così l’importante è rimanere attaccati alla vetta.
AHI BOTTAS, ED ORA? Un’intera gara da “difensore” cestinata nel momento più complicato. Delusione, frustrazione, c’è di tutto nel finale di gara del finlandese che in pochi giri si ritrova superato da Vettel, Raikkonen e Ricciardo con due contatti che danneggiano la sua ala anteriore. Manovre un po’ azzardate che lo pongono al centro delle critiche seppur lui si difenda dicendo che in primis Vettel non gli ha lasciato spazio e, successivamente, è stato difficile tenere la macchina nel duello con la Red Bull dell’australiano. Quinto posto estremamente deludente e se si pensa all’ordine di scuderia, nel bel mezzo della lotta con Hamilton in Germania, ci si chiede: cosa accadrà prossimamente? Bottas sarà solo lo scudiero di Lewis o potrà ancora dire la sua?
Tutti i discorsi rinviati al Gran Premio del Belgio che andrà in scena nel fine settimana del 24-26 agosto. A Spa-Francorchamps si rinnoverà la battaglia tra team e piloti che ora potranno godersi tre settimane di pausa per le meritate vacanze estive prima della seconda parte di stagione che sarà, certamente, entusiasmante.