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In attesa che Nico Rosberg conquisti il suo primo titolo iridato salvo colpo di scena da tramandare ai posteri, la Ferrari vede il suo ex ingegner Aldo Costa trionfare da quando lo ha licenziato come se fosse un incapace (al pari di James Allison e molti altri) e si interroga sul futuro prossimo giacchĆ© il presente ĆØ andato, affondato dai proclami del presidente del Cavallino, Sergio Marchionne, e del team principal Maurizio Arrivabene che seppur controvoglia si allineĆ² al mainstream suonato dai vertici di Maranello. Il raffronto tra il 2015 e il 2016 ĆØ impietoso: un anno fa la Rossa chiuse con 428 punti, dietro alla Mercedes 703 e davanti alla Williams 257 e alla Red Bull 187; Vettel aveva 278 punti e Raikkonen 150. Questāanno si ĆØ tutto capovolto: con 4 gran premi al termine, il team della bibita energetica ha davvero messo le ali e ha 385 punti (cioĆØ il doppio del 2015 e con margine di miglioramento), la Ferrari 335; Vettel ha messo insieme 165 punti, Raikkonen 170, quindi meglio del compagno.
A fine novembre la resa dei conti ĆØ inevitabile: la Ferrari saprĆ se ĆØ 2Ā° o 3Ā° forza mondiale, quasi sicuramente 3Ā° dietro alle Red Bull, quindi avrĆ tra i 10 e i 15 milioni di euro in meno da spendere (il grosso deriva dai 70 milioni di euro che la Fom le versa per essere una scuderia storica e dagli sponsor per un budget di circa 450 milioni di euro). Marchionne, abile quando si tratta di ristrutturare il debito di unāazienda, meno, molto meno, quando si tratta di costruire macchine, andrĆ avanti nella (ri)pianificazione della scuderia e lo dovrĆ fare anche in base a queste risorse economiche. Lāingegnere della Mercedes, Paddy Lowe, che pure gradirebbe lāapprodo in Italia, non sembra rientrare nel gradimento di Marchionne che di sicuro si prepara a salutare Arrivabene. Il loro rapporto ĆØ entrato in crisi a maggio quando le dichiarazioni dellāuno non trovavano corrispondenza in quelle dellāaltro e le esternazioni su Vettel: Ā«Non deve eccedere le sue competenze, ognuno deve guadagnarsi il suo stipendioĀ» sanno di trattamento di fine rapporto per lui, non per il tedesco che comunque ĆØ in scadenza di contratto nel 2017. Sicuri che rinnoverĆ ? Meglio non scommettere considerando che si libera un sedile in Mercedes. Arrivabene doveva salutare giĆ prima dellāestate, poi si ĆØ deciso di evitare scossoni clamorosi, ma questo spiega in parte lāinvoluzione di Sebastian Vettel che si ĆØ sentito oltremodo responsabilizzato. Un clima che rivaluta lāAlonso teso e stufo di due anni fa. Chi prenderĆ il posto di Iron Mauri? Nei dintorni di Maranello molti sussurri e qualche grida indicano in Mattia Binotto il prossimo capo della GES. Un’indiscrezione, ma ĆØ vero che conosce lāambiente, conosce la scuderia, conosce le corse. In piĆ¹ sa gestire i rapporti umani. Lāorganigramma subirĆ nuovi scossoni con ricollocamenti interni e la struttura sarĆ orizzontale, non piramidale, addirittura āmilitareā secondo quanto dichiarato al Corriere dello Sport dallāex ingegnere di pista Baldisserri che ha aggiunto: Ā«Purtroppo nĆ© Marchionne nĆ© Arrivabene hanno esperienza di corse,Ā non sono piĆ¹ un team, ma un gruppo di persone che non inventa per la paura di sbagliare. LƬ dentro cāĆØ un clima di terroreĀ». Una squadra da rifare nel bel mezzo di un cambio regolamentare rivoluzionario: gomme piĆ¹ grandi, vetture con maggior carico e 3ā piĆ¹ veloci, fino a 1000 cavalli grazie al nuovo carburante. Buona fortuna Ferrari.