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Dopo aver trionfato a Motegi il suo terzo titolo mondiale nella MotoGP, Marc Marquez ha rilasciato l’intervista riepilogativa della sua personale stagione al sito ufficiale della Honda. Il pilota spagnolo classe 1993 ha voluto parlare della sua prestazione ripercorrendo anche ciò che successe nel 2015.
Un voto alla stagione: “Se mi dovessi dare un voto, direi 9 e mezzo. Quel mezzo punto in meno è per Le Mans, dove ho commesso un errore che avrei potuto evitare. Un altro sbaglio è stato spingere troppo quando non avrei dovuto a Silverstone, anche se sono riuscito a salvarmi e a chiudere quattro. Si può pensare che sia stato facile ma non è così, questo e’ uno sport dove non tutti dipende da se stessi. Ci sono tanti fattori in gioco, dalla moto al team, e tutto deve essere al 100%“.
Sbagliando s’impara: “Ho imparato molto dallo scorso anno perché ho commesso tanti errori che mi sono costati il titolo ma sono sicuro che la prossima stagione sarà ancora diversa, l’importante è essere costantemente fra i primi tre. Ho sfruttato l’esperienza del 2015 ma se parti bene, è anche più facile da gestire la situazione. Se sbagli all’inizio, il campionato diventa una montagna da scalare e questo ti costringe a rischiare di più ma ho imparato, anche grazie alla squadra, a gestire le situazioni più critiche e per questo sono riuscito a mettere in cascina tanti punti importanti“.
Nato nel 1993, una grande carriera davanti: “Mi sento ancora un ragazzo, sto ancora imparando e ho ancora tante cose da fare nella mia carriera e nella mia vita. Siamo esseri umani e forse farò molti più errori o ripeterò gli stessi, anche se anno dopo anno l’esperienza aumenta, non solo in pista, ma anche nel gestire la pressione durante il weekend, nell’organizzare le cose quotidiane a casa, gli allenamenti, sento di essere cresciuto in queste cose“.
Che pressione si ha quando si è primi e totalmente favoriti nel mondiale? “La pressione è qualcosa che ti rende insicuro, che insinua dubbi, finisci il weekend mentalmente e fisicamente distrutto ma sono fortunato ad avere una grande famiglia nel paddock, il team mi aiuta a staccare e a non pensare solo alle gare, e questo mi aiuta a rilassarmi. Per il titolo pensavamo che sarebbe rimasto tutto aperto fino a Valencia. E’ stata una stagione dura, ci sono stati momenti in cui non pensavo di farcela ma siamo sempre andati a punti mentre gli altri hanno commesso alcuni errori“.
Come hanno impattato le nuove regole: “All’inizio sono state un grosso problema, i test invernali erano stati complicati e in molti dicevano che sarebbe stato impossibile vincere il titolo. Ma è stato allora che mi sono sentito molto motivato perché credo che niente sia impossibile e che bisogna sempre continuare a lavorare. Ho promesso alla Honda che sarei stato più prudente e in cambio ho chiesto che mi dimostrassero di essere capaci di reagire alle sfide perché eravamo troppo lontani dai nostri livelli. E piano piano abbiamo ridotto il gap dagli altri“.