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Il Gran Premio di Ungheria di Formula 1 sembra non finire mai. Con il ricorso dell’Aston Martin, annunciato e ora effettivo, contro la squalifica inflitta a Sebastian Vettel a causa dell’impossibilità riscontrata da un commissario di gara nell’estrarre, come da regolamento, almeno un litro di benzina dalla vettura del tedesco al traguardo, l’ex Ferrari per il momento torna sul secondo gradino del podio e così Hamilton slitta in terza posizione, con Sainz giù dal podio e a scalare tutti gli altri rispetto all’ordine di arrivo comunicato ieri sera dopo la notizia della squalifica. Adesso si andrà fino in fondo e la situazione verrà rivalutata, solo allora sarà presa una decisione.
“Confermiamo l’intenzione di presentare appello contro la decisione dei commissari, abbiamo 96 ore a disposizione per valutare la situazione, e le nostre intenzioni sono quelle di poter recuperare il carburante che secondo i nostri calcoli dovrebbe essere ancora nel serbatoio. Non abbiamo ancora smontato le pompe di pescaggio del carburante, ma abbiamo avuto modo di constatare che non funzionavano.
I dati che abbiamo a disposizione vengono forniti dal sensore sul flussometro richiesto dalla FIA, che misura la quantità di carburante utilizzata. Abbiamo sottratto la benzina utilizzata in gara a quella versata nel serbatoio prima del via ed il risultato è che dovrebbero ancora esserci nella monoposto 1, 74 litri. Sono dati facilmente disponibili perché forniti da dispositivi su cui opera la Federazione Internazionale, ma ovviamente il tutto andrà verificato”.
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