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Il Gran Premio di Silverstone 2017 si è chiuso con il successo della Mercedes di Lewis Hamilton che non ha tradito le aspettative dopo la pole di ieri. Ottimo secondo posto per l’altra freccia d’argento guidata da Vallteri Bottas che ha approfittato dei problemi delle Ferrari. Il gradino più basso del podio viene occupato da Raikkonen che fora a due giri dal termine. Solamente settimo Vettel.
LEWIS HAMILTON: 10 – Partenza perfetta dalla pole, non viene attaccato da Räikkönen e riesce a scappare subito via. Poi si mette in modalità Hammer Time, guadagnando quattro secondi sul finlandese in pochi giri. Dopo la sosta, rientra pure davanti a Bottas, poi si mette in gestione gara. Un dominio assoluto.
VALTTERI BOTTAS: 8 – Al via in mezzo al gruppo è attento ed efficace, recupera subito due posizioni ai danni di Pérez e Vandoorne. Poi, dopo la Safety Car, riesce a scavalcare anche Ocon e Hülkenberg, portandosi così 5°. Dopo la sosta di Vettel e Verstappen, aumenta sensibilmente il ritmo per tentare di mettere un margine di sicurezza tra sé e l’olandese. La strategia gli riesce, poi martella nel tentativo di rimontare su Vettel. È autore di un bel duello col tedesco, con gomme più performanti e fresche. Sfrutta la foratura di Räikkönen per scavalcarlo e arrivare 2°.
KIMI RÄIKKÖNEN: 9 – Al via prima riesce a far recuperare la posizione a Vettel ai danni di Verstappen, ma poi chiude il compagno consentendo di nuovo all’olandese di risorpassare il tedesco. Dopo la Safety Car cerca di mantenere il ritmo di Hamilton – che fa uno strappo di 2.3 secondi ai suoi danni – poi riesce a mantenere i tempi dell’inglese. Dopo, però, il pilota Mercedes riesce nuovamente ad allungare. Poi si deve difendere anche dal ritorno di Bottas e ci riesce, chiudendo 2°. Buca però l’anteriore sinistra a due giri dal termine
MAX VERSTAPPEN: 7,5 – Partenza aggressiva, riesce in due curve a sopravanzare Vettel, issandosi 3°. Si deve difendere più volte da Vettel, un corpo a corpo molto bello, di altri tempi. Al giro 17, per difendersi, torna a frenare prima e spostarsi poi come lo scorso anno, facendo irritare il tedesco. Risponde all’undercut Ferrari il giro successivo, ma non riesce a mantenere la posizione. Anche Bottas lo scavalca con la strategia e lui scende 5°. Si ferma per una sosta strana a due giri dal termine, ma è perfino 4° dopo il problema di Vettel.
DANIEL RICCIARDO: 9 – Molto guardingo al via, autore di una partenza prudente, deve evitare le Toro Rosso che entrano in contatto. Alla ripartenza, poi, finisce nella ghiaia e torna ultimo. Si libera con facilità di Kvyat e sfrutta il duello fratricida delle Sauber, dopodiché è la volta di Magnussen, tutto in cinque giri. Poi è il turno di Alonso, Stroll, Grosjean, Massa e Vandoorne: ravviva la gara con i suoi sorpassi. Riesce a salire sino al 6° posto, dopo la sosta rientra dietro alle Force India, al 10° posto. Molto aggressivo, in un giro si libera di Pérez e Ocon, poi è autore di un grande sorpasso su Magnussen alla Copse. Nel finale tenta in tutti i modi di raggiungere un fantastico Hülkenberg, ma non riesce a sorpassarlo. Comunque ottima gara dell’australiano, che finisce 8°.
NICO HÜLKENBERG: 9 – Dopo aver perso la posizione in partenza da Ocon, è autore di un pregevole sorpasso su di lui. Corre prevalentemente da solo su ottimi tempi, subisce sorpassi solo da vetture nettamente più forti della sua – Bottas, poi Vettel e Verstappen dopo la sosta. È l’unico pilota non tra i tre top team che riesce a mantenere dietro Vettel e chiude con un ottimo 6° posto.
SEBASTIAN VETTEL: 6,5 – Parte male, anche con del fumo che gli esce dal posteriore. Perde la posizione da Verstappen, la recupera ma poi, mentre attacca il compagno Räikkönen, viene chiuso e riscavalcato dal pilota Red Bull. Poi inizia un duello rusticano con Verstappen, con botta e risposta accompagnandosi fuori pista. Il loro duello consente a Bottas di avvicinarsi. Non riuscendo a passare l’olandese, tenta la carta dell’undercut anticipando la sosta e montando le soft: la mossa gli riesce. Inizia a martellare sui tempi, poi si libera di Hülkenberg alla prima occasione. Viene però, dopo un bel duello, scavalcato da Bottas, che lo recupera con gomme più performanti e fresche. Gara però anonima, non da lui. Vettel buca al penultimo giro l’anteriore sinistra, anche sfortunatissimo e chiude 7°.
ESTEBAN OCON: 7,5 – A metà del primo giro è addirittura 5°, ma Hülkenberg lo riscavalca alla Stowe. Dopo la Safety Car subisce il sorpasso da Bottas, attestandosi così al 7° posto. Viene scavalcato da Ricciardo e chiude 8°.
SERGIO PÉREZ: 7 – Parte male, perdendo subito la posizione ai danni di Bottas, poi si mantiene 8°. Dopo la sosta, rimane in scia a Ocon, stavolta senza duelli. Finisce 9°.
FELIPE MASSA: 7 – Alla partenza si libera di Grosjean e si mantiene con tranquillità al 10° posto, subisce il sorpasso da Ricciardo. Dopo la sosta anche di Magnussen è di nuovo 10° e con un ritmo simile alle due Force India davanti a lui.
STOFFEL VANDOORNE: 7,5 – Al via è passato da Bottas, poi mantiene bene il ritmo delle Force India ed è più veloce di Massa dietro di lui. Con la sua sosta riesce a scavalcare Vandoorne, ma perde la posizione da Massa.
KEVIN MAGNUSSEN: 7 – In qualifica è anonimo rispetto a Grosjean e dopo la partenza rimane intorno al 15° posto. Con le gomme soft, però, è autore di uno stint lunghissimo di 38 giri e rimonta fino alla zona punti sfruttando le soste altrui. Bel sorpasso all’esterno a Stroll.
ROMAIN GROSJEAN: 6 – Al via perde la posizione a favore di Massa, poi lo segue per tutta la prima parte di gara. Naviga poi in un’anonima metà classifica. Si tocca con Ericsson ed esce di pista. Magnussen, però, stavolta gli arriva davanti.
LANCE STROLL 5,5 – Rimane in zona Grosjean nei primi giri, ma non trova lo spunto per passarlo, anzi, si deve difendere da Alonso. Rispetto al compagno, comunque, complice anche la brutta qualifica, dopo tre ottime gare consecutive stavolta non esiste.
MARCUS ERICSSON: 5,5 – Si lamenta in radio col team per il duello – perso – col compagno Wehrlein. Poi naviga tristemente al terzultimo posto, davanti al solo disastroso Kvyat e allo stesso Wehrlein che sbaglia completamente la strategia.
DANIIL KVYAT: 3 – Un disastro: subisce il sorpasso da Sainz alla Copse, non ci sta e si ributta dentro, distruggendo la gara del compagno e rientrando ai box, da ultimo, col fondo danneggiato. Oltretutto si becca il drive through per quell’incidente.
PASCAL WEHRLEIN: 5,5 – Cerca di sfruttare la finestra della Safety Car per provare a fare qualcosa di diverso e si ferma al giro 4 per montare le gomme soft, nel tentativo di arrivare fino al termine. La sua strategia però non funziona e, con una sosta in più degli altri sul groppone, termina mestamente ultimo.
FERNANDO ALONSO: 6 – Dopo un Q1 da sogno, si tiene lontano dai guai al via e rimane a centro classifica. Mantiene il ritmo di Stroll fino a quando non viene passato da Ricciardo. Dopo una gara corsa nelle retrovie, al giro 34 ha un ennesimo problema al motore e dà forfait.
CARLOS SAINZ: s.v. – Si tocca un’altra volta col compagno Kvyat, che lo sperona alle Becketts e lo costringe al ritiro.
JOLYON PALMER: s.v. – Dopo una (finalmente) buona qualifica nel suo Gran Premio di casa, purtroppo ha un grave problema ai freni e parcheggia sull’Hangar Straight, ancor prima di partire, causando un secondo giro di ricognizione.