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“Penso che la mia partenza non sia stata buona ma neanche così negativa. Sono stato sorpreso da Valtteri ma non ho capito dove volesse andare alla prima curva“. Sebastian Vettel commenta così nel post-gara del Gran Premio del Canada, settima tappa del Mondiale 2017 della Formula 1. Il tedesco è stato autore di una partenza discutibile in cui ha perso ben due posizioni per via dei sorpassi subiti da Valtteri Bottas su Mercedes e da Max Verstappen su Red Bull. Proprio con il giovane olandese, Vettel ha avuto un contatto che gli ha condizionato la gara: “Si può discutere sul fatto che anche Max non mi abbia dato spazio ma è andata così. Successivamente è uscita la safety car e non ci siamo resi conto di avere il problema non sfruttando la sosta gratuita“.
Proprio dopo le prime curve, la SF70-H del tedesco è rimasta danneggiata nella parte destra dell’ala: “Siamo stati sfortunati. Non ci siamo resi conto immediatamente e non siamo riusciti ad ottimizzare la strategia”. Tanta amarezza nonostante il quarto posto: “Abbiamo fatto una bella rimonta ma è un vero peccato il podio mancato – spiega Vettel – Credo che sia stata una di quelle giornate in cui va tutto storto. La macchina non è andata male nonostante avesse il problema anche nel fondo. Era veloce e sicuramente il quarto posto non era ciò che la Ferrari meritava“. Dopo Montreal, il pilota tedesco guarda già avanti: “Nel complesso siamo consapevoli di esser forti. La giornata di oggi ormai è andata via, c’era più potenziale ma guardiamo avanti“.
Solamente settima posizione per un deluso Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese ha perso terreno nei primi metri per poi condurre una gara anonima soffrendo addirittura il passo delle Force India: “Abbiamo faticato a mandare le gomme in temperatura. Una volta sistemato è subentrato il problema ai freni, è stata una giornata davvero complicata. Negli ultimi giri tutto ciò che ho fatto è stato portare la macchina al traguardo. Non è stata una giornata facile per il team ma a volte va così. Bisogna prendersi questo risultato e guardare oltre“.