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Siamo stati probabilmente amari profeti quando poco più di un anno fa vi abbiamo parlato del fascino perduto del Torneo di Viareggio. E la 69esima edizione della Coppa Carnevale, in attesa dell’atto conclusivo del 29 marzo tra Empoli e Sassuolo, non ha fatto nulla per invertire la rotta. Un’edizione spuntata, senza nessuna delle ‘big’ a giocarsi la gloria.
Per trovare una finale senza Milan, Inter, Juventus o Roma, occorre tornare addirittura al 2000: fu proprio l’Empoli ad approfittarne nel derby toscano sulla Fiorentina vinto per 2-1.
Le “brutte notizie”, però, non terminano qui: i tre grandi club del Nord hanno salutato la manifestazione addirittura prima delle semifinali. Solamente l’Inter si è spinta sino ai quarti, mentre Juventus e Milan (primatista del Viareggio con 16 titoli vinti) si sono fermate agli ottavi. Una combinazione che non accadeva dal 1997, esattamente venti anni fa, quando a comporre il quadro delle migliori quattro furono le semi Bari-Cremonese e Torino-Napoli, con il torneo vinto dai pugliesi.
Un fascino perduto, falcidiato anche dalle assenze da Lazio e Roma, rispettivamente dal 2015 e dal 2016. Nel 2015 fu anche la Juventus a dire no alla Coppa Carnevale, preferendo gli eventuali ottavi di finale di Youth League, poi non raggiunti. Assente quest’anno invece il Palermo, finalista della scorsa edizione e piegato solamente per 3-2 dai bianconeri.
Ad approfittarne, questa volta, sono dunque Sassuolo ed Empoli: sicuramente ottime squadre, attualmente al quarto e quinto posto del girone B del campionato Primavera comandato dalla Juventus e alla ricerca di un posto per i playoff, ma non tali da accendere l’immaginazione e riportare alla mente i fasti degli anni ’90. Per un Torneo di Viareggio ancor oggi interessante e molto seguito, ma con un fascino in qualche modo da ritrovare.