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Il giorno della verità. All’Hotel Hilton di Fiumicino si decide il nuovo presidente della Federcalcio italiana con Andrea Abodi che sfida il candidato uscente Carlo Tavecchio. Sportface.it sarà presente in loco e vi aggiornerà costantemente su tutto quello che accadrà con contributo audio e video esclusivi per una sfida che sembra essere all’ultimo voto. Chi la spunterà? Non ci resta che scoprirlo assieme.
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18.06 – Da registrare anche il commento del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia. “Abbiamo vinto questa sfida insieme, abbiamo scelto Tavecchio in modo unanime e coerentemente l’abbiamo sostenuto. Se mi aspettavo una maggioranza più larga? Questo è il numero che ho scritto tempo fa, pensavo proprio al 54 per cento: non perché sono un mago, ma ho esperienza nelle elezioni. Avevo il polso della situazione, ho girato l’Italia intera e avevo un’idea chiara e comunque mi bastava vincere, anche con il 50,01%. È un grande risultato – ha sottolineato il numero uno della Lnd – Tavecchio conosce il nostro mondo e le nostre richieste. Arbitri decisivi? Hanno fatto bene a prendere una decisione, rimanere in mezzo al guado non conviene a nessuno. Comunque ho sempre auspicato unità di intenti, perché viviamo un momento difficile: ora spero si possa convergere e trovare delle soluzioni insieme”.
18.04 – In questo articolo, le parole dello sconfitto Andrea Abodi (ASCOLTA L’AUDIO)
https://www.sportface.it/video-e-podcast/elezioni-federcalcio-abodi-arbitri-decisivi-ora-per-me-inizia-unaltra-vita/147133
17.59 – “Nella seconda e nella terza votazione c’è stato un recupero di Abodi, probabilmente il tempo a disposizione non è stato molto ma considero il risultato molto positivo. Bisogna continuare a lavorare su questa strada: il messaggio che arriva è molto forte perché governare e non avere una capacità di aggregare dovrebbe far riflettere e credo che questa sia la chiave più importante e significativa di questo confronto elettorale”. Lo ha dichiarato il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, commentando l’elezione di Carlo Tavecchio alla guida della Federcalcio. “Bisogna interpretare correttamente questo malessere presente nel mondo del calcio – ha aggiunto Gravina, grande elettore dello sfidante Andrea Abodi – Bisogna farne tesoro, si possono costruire le soluzioni per il mondo del calcio. Arbitri e allenatori decisivi? Sì, ma sono due componenti autonome che legittimamente hanno fatto le loro scelte, per una manciata di voti c’è stato questo risultato. Nicchi vicepresidente Figc? Non lo so. Bisognerà votare, faremo le nostre riflessioni in Consiglio federale”.
17.49 – “Sono deluso soprattutto perché il presidente Tavecchio è stato rieletto con il voto degli allenatori e degli arbitri. Non pensavo fosse possibile, invece così è stato. Cosa ho detto a Tavecchio? Abbiamo parlato di tutto meno che di calcio e di elezioni”. Così il presidente dell’Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi, ha commentato l’elezione di Carlo Tavecchio alla presidenza della Federcalcio.
17.45 – “Un chiarimento con Abodi che è infastidito? Non abbiamo avuto la necessità. La nostra è una scelta legittima e lui ne ha preso atto, poi è normale che quando si perde non si festeggia”. Così il presidente dell’Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi commenta la decisione di votare Carlo Tavecchio nell’assemblea elettiva della Federcalcio. “Abbiamo fatto quello che sentivamo di fare – ha aggiunto – L’Aia ha dimostrato di essere autonoma e leale, noi sappiamo prendere le decisioni in libertà. L’altra volta abbiamo votato Albertini sapendo che avremmo perso, questa volta abbiamo fatto una scelta diversa perché quello che ci è stato dato meritava riconoscenza”.
16.53 – Ecco il risultato ufficiale: Carlo Tavecchio è stato confermato presidente della Federcalcio per il quadriennio 2017-2020. Nella terza votazione dell’assemblea riunita all’Hotel Hilton di Fiumicino, il numero uno uscente ha ottenuto il 54,03 dei voti, mentre lo sfidante Andrea Abodi si è fermato al 45,97%
https://www.sportface.it/calcio/elezioni-federcalcio-carlo-tavecchio-riconfermato-presidente/147123
16.51 – Il risultato ufficiale non è ancora stato reso noto, ma l’esultanza del presidente della Lazio Claudio Lotito, grande sostenitore di Carlo Tavecchio, è stata piuttosto eloquente.
16.50 – ++ FLASH: Carlo Tavecchio è stato riconfermato presidente della Figc ++
16.39 – Pressing di Claudio Lotito sul presidente del Torino Urbano Cairo prima dell’ingresso nell’urna.
16.21 – Il presidente della Lazio Claudio Lotito, grande sostenitore di Carlo Tavecchio, a colloquio ad alta voce con i delegati nella zona del voto: “Dovete andare a votare, la distanza si è ridotta”.
16.15 – Termina anche la seconda votazione per la scelta del presidente della Federcalcio e, anche in questo caso, si è registrato un nulla di fatto. Carlo Tavecchio ha ottenuto il 53,70% delle preferenze, mentre Andrea Abodi il 45,41%. Nessuno dei due candidati ha raggiunto i due terzi dei voti come previsto dal regolamento per la seconda votazione. Si procederà, ora, con la terza e ultima votazione, quella decisiva: questa volta, infatti, basterà ottenere la maggioranza semplice per essere eletti. La distanza tra i due contendenti si è dunque assottigliata, ma Tavecchio resta in vantaggio.
15.36 – La prima votazione per la scelta del presidente della Federcalcio non è stata decisiva: Carlo Tavecchio ha raccolto il 56,49% delle preferenze, Andrea Abodi il 42,91%. Nessuno dei due candidati ha dunque raggiunto il 75% dei voti come richiesto nella prima votazione. L’Assemblea elettiva in corso all’Hilton Hotel di Fiumicino prosegue dunque con la seconda votazione, nella quale servirà il 66,7% per cento delle preferenze per essere eletto presidente.
15.07 – Ancora in corso la prima votazione, che dovrebbe terminare a minuti.
14.18 – Stanno cominciando le votazioni, sono presenti tutti e 279 delegati chiamati al voto. Alla prima votazione serve il 75 per cento dei voti per essere eletti. Quasi sicuramente non basterà per eleggere il nuovo presidente della Federcalcio
14.16 – “Sono molto felice, sereno e privilegiato. Non ho mai pensato di ritirarmi né di negoziare: la mia dignità non ha prezzo. Ho fatto quello che sentivo e ritenevo giusto: oggi è una bella giornata, stasera vado a giocare a calcetto e domani spero di svegliarmi da presidente, altrimenti ricomincerò da qualche altra parte”. Queste le parole di Andrea Abodi, candidato alla presidenza della Federcalcio, dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino dove oggi cerca la conferma alla presidenza della Federazione italiana gioco calcio. “Ho vissuto questo percorso con forza e onore – ha aggiunto l’ex presidente della Lega di Serie B – Sono convinto di poter ottenere qualcosa di ancora più bello con la vostra fiducia. Non mi piace vedere un calcio che non sorride, una situazione come quella che stiamo vivendo: c’è qualcosa che non va. Due anni fa ho sostenuto Tavecchio, per me doveva essere un punto di partenza ma non lo è stato: sarebbe stato bello avere un candidato unico, perché avrebbe voluto dire promesse mantenute e un progetto rispettato. Ma non è stato così”. Abodi ha poi lanciato un messaggio diretto a Tavecchio: “È inutile dire che siamo un sistema perché di tanto in tanto ci vediamo. Siamo un sistema il giorno del Consiglio federale, siamo un sistema nel giorno dell’Assemblea elettiva ma poi guai ad entrare in casa d’altri. Io non voglio farmi gli affari miei, voglio fare gli affari di tutti voi perché sono convinto che ci sia un potenziale inespresso: prima di discutere su come dividerci i soldi, io penso a come farne altri. Questa è stata la forza della Lega di Serie B. E io ora vorrei essere il portavoce di un movimento italiano finalmente competitivo e dignitoso a livello internazionale
14.05 – Vorrei una Federcalcio diversa, vorrei che ognuno di voi si senta libero di entrare nella cabina elettorale con tranquillità e votare chi ritiene più opportuno”. Questo il messaggio lanciato da Andrea Abodi, candidato alla presidenza della Federcalcio, dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino dove oggi cerca la conferma alla presidenza della Federazione italiana gioco calcio. “Sento parlare di trasparenza – ha aggiunto l’ex numero uno della Lega di Serie B – ma la trasparenza vieta a metà stagione di tendere un agguato a due leghe, facendo in modo che sparisse tutto il sostegno alla gestione di 82 società. Questa federazione non è una madre, è una madrigna. E non va bene”.
13.40 – “Nell’estate del 2014 ci siamo trovati a dover affrontare un’emergenza sotto diversi profili. Non è stato un biennio semplice per l’Italia, ma mi piace pensare che il calcio abbia fatto la sua parte, abbia contribuito in modo positivo a creare ricchezza e a rappresentare nel modo migliore la nostra nazione. Ritengo di avere il necessario entusiasmo per portare a termine il compito”. Queste le parole di Carlo Tavecchio dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino dove è in corso l’assemblea elettiva della Federcalcio. “In due anni e mezzo abbiamo ottenuto diversi risultati – ha sottolineato il numero uno uscente della Figc, che oggi cerca la conferma – La ritrovata passione per i colori azzurri, l’incremento dell’attività giovanile e del calcio femminile, la massima trasparenza nei conti e nei bilanci, l’ottenimento degli Europei under 21 del 2019. Se sarò riletto, continuerò a seguire la strada di un calcio più moderno, sostenibile e senza deroghe. Perché siamo il paese delle deroghe e bisogna finirla. Ho sempre agito nella ricerca dell’equilibrio, i soldi devono essere distribuiti in modo equo: se sarò il vostro presidente proseguirò l’attività politica e internazionale della Federcalcio”.
13.25 – “Ho sempre definito la riforma dei campionati come la madre di tutte le riforme. Ho sperato che le leghe potessero trovare una soluzione condivisa: non ci siete riusciti. Ora ho deciso di trovare una soluzione ma dobbiamo essere realisti e concreti, bisogna fare le cose con le risorse effettivamente a disposizione”. Queste le parole di Carlo Tavecchio dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino dove oggi cerca la conferma alla presidenza della Federazione italiana gioco calcio. “Voglio organizzare una riforma semplice – ha sottolineato il numero uno uscente della Figc – Questa riforma deve avere regole sportive certe, un piano quadriennale per pianificare il futuro, deve dare stabilità e certezza economica al sistema professionistico e finalizzare i soldi della mutualità ai soli investimenti”.
13.08 – Caro Andrea, abbiamo letto il tuo programma, era accessibile a tutti sul sito della Figc. Abbiamo ricevuto le lettere che ci hai inviato, ci siamo accorti della tua premura e ti ringraziamo tanto, ma oggi siamo ancora più convinti di sostenere Carlo Tavecchio”. Queste le parole del presidente della Lega nazionale dilettanti Cosimo Sibilia dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino dove è in corso l’assemblea elettiva della Federcalcio. “Sono felice di essere il cardine per la rielezione di Tavecchio alla guida della Figc – ha aggiunto Sibilia – È stata una campagna elettorale aspra, ora bisogna gettare le basi per un confronto sereno e costruttivo. Voteremo Tavecchio in modo compatto per convinzione e non per convenienza perché ne apprezziamo le idee, lo voteremo perché di lui ci fidiamo e in fondo basterebbe solo questo”.
13.00 – “Sosteniamo Abodi perché ci piacciono le sue idee inclusive, i progetti e le strategie per avvicinare tutte le componenti del mondo del calcio puntando su sostenibilità, crescita e qualità dell’immagine. Ci piace pensare che ognuno di noi possa far parte di un sistema inclusivo, un progetto in cui credere, una importante speranza di rinnovamento e modernizzazione. E la riforma dei campionati discussa negli ultimi tempi non ci piace”. Queste le parole del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino dove è in corso l’assemblea elettiva della Federcalcio. “Il calcio italiano ha bisogno di una riforma, ma non puramente numerica – ha sottolineato Gravina – Si parla di madre di tutte le riforme, ma quella proposta non ci piace e anzi danneggerebbe il nostro calcio. Noi vogliamo un sistema basato sulla collaborazione e la pari dignità delle componenti, sulla ricerca di strade nuove e moderne, per rimettere al centro dell’azione il benessere del sistema, in cui la componente economica non è l’unico parametro di riferimento a discapito dell’equilibrio competitivo”
12.35 – “Non siamo riusciti a definire i nostri organi nei tempi stabiliti, è vero, ma l’assemblea della Lega di Serie A si è espressa con un mandato esplicito per Carlo Tavecchio nella logica di proseguire il lavoro avviato negli ultimi anni. Noi stiamo ragionando sullo statuto, speriamo di arrivare a dare delle risposte in tempi ragionevolmente contenuti”. Così il presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta, nel suo intervento dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino dove è in corso l’assemblea elettiva della Federcalcio, ha replicato al presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha chiesto elezioni entro il 15 marzo.
12.30 – “Noi abbiamo fatto la nostra scelta in anticipo su tutti. Abbiamo ascoltato le due parti, abbiamo deciso e poi non abbiamo ascoltato più nessuno, né risposto alle repliche. Due anni fa siamo stati critici e duri nei confronti del presidente Tavecchio, votando Albertini anche senza speranze. Poi siamo stati presenti in Consiglio federale con i nostri sì e i nostri no, cercando di collaborare e portare il nostro contributo. E Tavecchio è stato il nostro presidente”. Queste le parole del presidente dell’Associazione italiana allenatori di calcio Renzo Ulivieri dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino, dove è in corso l’assemblea elettiva della Federcalcio. “Non ci è garbato il concetto ‘con tutti ma non con Tavecchio’ – ha aggiunto Ulivieri rivolgendosi a Tommasi – E non ci piace il pensiero secondo il quale noi saremmo vecchi conservatori e gli altri giovani rivoluzionari. Per fare i rivoluzionari ci vuole un passato, un’esperienza, un peso e una statura: in giro onestamente di queste cose ne ho viste poche. Per noi essere rivoluzionari significa lavorare per i disabili con i nostri volontari e andare nelle carceri a fare corsi da allenatori per i detenuti
12.18 – IL DURO SFOGO DI DAMIANO TOMMASI
12.00 – “Intendiamo utilizzare la nostra facoltà di voto. Ci siamo chiesti cosa avesse fatto Tavecchio per l’Associazione italiana arbitri: il presidente uscente ci ha consentito di lavorare in tranquillità senza sottrarre un euro al nostro bilancio, ha combattuto contro gli episodi di violenza, ci ha aiutato a trovare uno sponsor. E poi è stata introdotta la Var. Per questo sosteniamo chi ci ha fatto del bene: votiamo Tavecchio, non abbandoniamo il suo progetto”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi dal palco dell’Hotel Hilton di Fiumicino, dove è in corso l’assemblea elettiva della Federcalcio.
11.55 – MALAGO’ HA LANCIATO UN MONITO ALLA LEGA DI SERIE A
11.50 – Poi è tornato a parlare della sfida tra Tavecchio e Abodi: “Chiunque vinca, avrà il dovere di dare un segnale importante: non restare nelle proprie posizioni, ma cercare di dimostrare di essere il più possibile inclusivo. Perché se non si adotta questo tipo di sensibilità, saranno quattro anni difficili e non possiamo permettercelo. E anche chi perde non deve chiudersi nel suo recinto: questo sarebbe il più bel segnale che il mondo del calcio può dare”.
11.45 – Malagò fa poi anche i complimenti a Sofia Goggia: “Complimenti a Sofia Goggia che in Corea ha vinto due gare sulla pista che ospiterà l’Olimpiade tra dodici mesi”.
11.40 – “Il Coni è onorato dell’invito e della possibilità di parlare su questo palco. Oggi mostriamo quanto teniamo alla Federcalcio, la federazione sportiva più importante” ha dichiarato Malagò
11.35 – Cominciata l’assemblea elettiva, prende la parola il presidente del Coni Malagò
11.32 – Le dichiarazioni del presidente della Lega Maurizio Beretta: “C’è un’assemblea che si deve tenere. La posizione della Lega A la conoscete, la larghissima maggioranza è per il presidente Tavecchio”
11.23 – “In questo momento abbiamo più bisogno dell’esperienza di Tavecchio, poi in futuro anche di Abodi al quale auguro di diventare il presidente della Lega di Serie A”. Lo ha dichiarato il presidente del Palermo Maurizio Zamparini entrando all’Hilton Hotel di Fiumicino dove oggi verrà eletto il nuovo presidente della Federcalcio. “Entrambi i candidati sono molto buoni: uno è di servizio e parlo di Tavecchio, Abodi invece è più di iniziativa. Cosa può cambiare in questo calcio? Nulla, è lo specchio del Paese. Io spero che cambi il Paese prima del calcio, poi cambierà anche il calcio”, ha concluso Zamparini.
11.07 – “Giochi fatti? Non lo so, io penso che anche per esperienza personale, non è mai giusto dire giochi fatti. Però certo se le persone rispettano quanto hanno detto sembrerebbe che le cose vadano in una certa direzione. Anche se aspetterei a chiudere in fretta le partite elettorali”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò all’Hotel Hilton di Fiumicino dove è in corso l’assemblea elettiva per la federcalcio. “Io penso che quando c’è una federazione, un comitato olimpico o un elezione che riguarda il nostro mondo ci sono due scuole di pensiero. La prima – continua il numero uno del Coni – è che ci sia un candidato unico che rappresenti seriamente tutte le componenti, la seconda è che ci sono due o più candidati, il che vuol dire che è il movimento è spaccato e, un secondo dopo la partita elettorale, ha il diritto oltre che il dovere di cercare di recuperare le altre componenti per remare dalla stessa parte. Negli altri anni questo non è successo, serve di uscire fuori dalle logiche del proprio recinto. Bisogna fare un metro indietro, anche due metri indietro oggi, per fare un km avanti domani. Rapporti con Tavecchio? Molto buono, è stato sempre rispettoso e corretto. Come lo siamo stati noi. La gente spinge per Abodi? Nelle dinamiche elettorali sappiamo che ci sono questi criteri oggettivi – ammette Malagò – comunque Andrea è un amico e ho un rapporto ottimo anche con lui. E’ una persona seria ed una persona per bene. Barelli mio sfidante al Coni? In linea con la sua coerenza, è sempre stato come antagonista: è giusto, va benissimo” ha concluso il capo dello sport italiano.
10.41 – Le dichiarazioni dell’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani: “Giochi fatti? Non lo so. Basta avere pazienza qualche ora e lo sapremo. Che mi aspetto? L’abbiamo dichiarato l’altro giorno, come Milan pensiamo che Tavecchio abbia lavorato bene, voteremo per lui e vediamo come finisce”
10.30 – Le dichiarazioni del candidato Andrea Abodi: “Questa è come una partita di calcio e come ogni partita non c’è mai un risultato scontato. Vedremo chi avrà più coraggio, chi sarà più generoso e chi avrà più fantasia, come cantava De Gregori. Se sono emozionato? Siamo uomini, è giusto e anche bello provare emozione perché è una giornata importante: in parte è il coronamento di un percorso e in parte, magari, è l’inizio di uno nuovo. I sondaggi sono fatti per essere smentiti, è difficile entrare in profondità nella volontà di 279 persone, molte delle quali hanno paura di dire quello che pensano e questo mi rattrista, perché vorrei più chiarezza, trasparenza e libertà di pensiero. L’idea è che si seguano più gli ordini di scuderia, poi c’è l’interesse specifico di ogni componente ma non dobbiamo mai perdere l’allenamento a pensare con la nostra testa. Tavecchio ha la febbre? E io ho avuto una notte col mal di denti, quindi siamo pari. Conta il voto segreto? Sì, quindi mi auguro che nella segretezza del voto ci sia un minimo di confronto con la propria coscienza e si possa dare la giusta risposta alla domanda sul calcio che vogliamo domani”.
10.28 – Le dichiarazioni del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero: “Io da un po’ di tempo voto per mia moglie. Ieri ho detto Abodi in vantaggio? Invece mi sono sbagliato pare che sia una bella competizione. Io voterò chi fa qualcosa per il calcio perché di poltrone in Italia non se ne può più. Vedere il derby Lazio-Roma con 20mila spettatori mi piange il cuore. Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Facciamo così: per la par condicio li voto tutti e due”.
10.15 – Poco dopo le 9:30 è arrivato Andrea Abodi, candidato alla presidenza. Ancora non si è visto il presidente uscente Carlo Tavecchio. Sono già presenti il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina e il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia. All’Hilton anche Claudio Lotito, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni, l’amministratore delegato della Juventus Marotta, il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero e quello del Palermo Maurizio Zamparini