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Vincenzo Nibali è stato sincero nel descrivere una situazione che non piace a molti, quella di un Tour de France non così emozionante come il pubblico vorrebbe. Lo squalo dello stretto, intervistato dopo la decima tappa della corsa transalpina.
“È successo poco perché l’andatura è stata troppo elevata, soprattutto nelle ultime due salite – ha detto Nibali -. Sky ha prodotto un ritmo indiavolato ed è stato quasi impossibile mettere il naso fuori. Tappa noiosa? Penso che da casa non si siano assolutamente divertiti, ma questo è purtroppo il ciclismo moderno: fatto di precisione e metodica. Siamo tutti livellati: è difficile vedere azioni di forza”.
“Fateci caso, quando succede qualcosa è perché qualcuno di noi è stato male, ha commesso un errore, ha sbagliato la preparazione, ha avuto un problema in corsa o magari non ha recuperato bene nella notte. Sarà sempre più difficile fare differenze – afferma senza mezzi termini il corridore siciliano -. Certo, in un Grande Giro di tre settimane, quando sopraggiunge la fatica, può darsi che qualcosa possa succedere, ma sarà sempre meno frequente. Anche a me dicono che si annoiano, e io non so dare torto ai tanti appassionati che ci seguono. Questo sport sta diventando come la F1, le differenze sono minime, impercettibili. Mettetevi il cuore in pace, nei prossimi anni a vincere sarà solo la noia. Una squadra come Sky, che ha un budget illimitato, e può permettersi di comprare tutti i più forti corridori del mondo, impone la propria corsa. Forse ci vorrebbe un salary cap, per salvaguardare tutti, soprattutto gli appassionati. Non lo dico per me, perché se mai sarà varata una riforma così, io non sarò più in gruppo, ma qualcosa è bene cominciare a pensare e a fare. Domani? Spero di tenervi svegli”.