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Alex Zanardi conquista la sua 4ª medaglia paralimpica in carriera: dopo l’oro nella giornata di ieri nella Time Trial classe H5, per la leggenda azzurra arriva un altro prezioso argento dietro al sudafricano Ernst Van Dyk alla Paralimpiade di Rio 2016. A chiudere il podio in una gara equilibratissima è l’olandese Jetze Plat vicinissimo a Zanardi.
Al termine del primo giro ai 15 km il gruppo arriva tutto compatto con il tempo di 23:56, mentre lo slovacco Primoz Jeralic perde subito terreno con un distacco superiore al minuto. Il primo ad avvantaggiarsi è l’olandese Tim De Vries che al termine del secondo giro consolida un vantaggio di 20 secondi sul gruppo: al traguardo è in quinta posizione Zanardi, sempre attaccato però alla ruota di Stuart Tripp, Oscar Sanchez e Johan Reekers. Alla fine del terzo giro si annullano però tutte le distanze con il gruppo che arriva tutto unito dopo 1 ora e 12 minuti di gara. In un finale al cardiopalma il sudafricano Van Dyk riesce a mettersi davanti chiudendo la porta a Zanardi che non ha modo di tentare un ultimo sorpasso. L’olandese Plat aveva anche provato a prendersi l’argento, ma Zanardi si difende bene conservando il margine necessario per restare sul secondo gradino del podio. Con questa medaglia l’Italia aggiunge al suo medagliere l’undicesimo argento, 27esimo podio finora in questa Paralimpiade di Rio 2016
Le dichiarazioni di Alex Zanardi: “Ernst è un grande atleta e perdere ci sta. Bisogna comunque essere contenti perché è un grandissimo risultato. Quando sono uscito dal Villaggio sapevo di avere poche energie. Per questo è un grandissimo risultato.”
E sulla gara aggiunge: “Probabilmente il miglior Alex all’uscita dal tornante avrebbe potuto superare Van Dyk. Però ho condotto bene la gara dal punto di vista tattico, restando attento su ogni mossa degli avversari: essendo il campione del mondo, ad ogni attacco anche gli avversari mi controllavano. Si tratta comunque do un argento paralimpico e, dunque, oggi Alex guarda il cielo e si deve accontentare. Cosa posso volere di più dalla vita?”