La 12ª frazione della Vuelta a España 2016 ha offerto l’ennesimo finale convulso di questa 71ª edizione della corsa a tappe iberica. Dopo innumerevoli tentativi di attacco sfumati, la corsa si è conclusa con un arrivo in volata di gruppo ristretto; a imporsi in quel di Bilbao è stato così il belga Jens Keukeleire (Orica-BikeExchange), che ha preceduto agevolmente il francese Maxime Bouet (Etixx-QuickStep) e i due italiani Fabio Felline (Trek-Segafredo) e Kristian Sbaragli (Dimension Data). Un’occasione probabilmente sfumata per i nostri due portacolori, che tuttavia nulla hanno potuto contro l’irresistibile progressione di Keukeleire, valsa al ventisettenne belga la vittoria più importante ottenuta finora in carriera.
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La Vuelta è approdata oggi nei Paesi Baschi e la tappa è stata caratterizzata da innumerevoli tentativi di attacco sin dalle prime battute. L’azione che ha maggior fortuna ha visto protagonisti diversi corridori importanti: David Lopez e Peter Kennaugh (Sky), l’ex maglia roja Darwin Atapuma (BMC), Louis Meintjes (Lampre-Merida) e il vicentino d’adozione Gianluca Brambilla (Etixx-QuickStep), cui si sono aggiunti poco dopo Romain Hardy (Cofidis) e Kenny Ellissonde (FDJ). Questi corridori sono riusciti ad avvantaggiarsi, ma poiché alcuni di loro occupavano posizioni di vertice della classifica generale, il gruppo non ha concesso loro ampio margine e il destino della fuga è presto apparso segnato. Nel frattempo una caduta in discesa ha messo fuori causa Atapuma, che è stato ripreso poco dopo dal gruppo.
È l’Astana, in particolare, a guidare l’inseguimento; a 28 km dalla conclusione il vantaggio dei fuggitivi – in precedenza attestatosi tra i due e i tre minuti – è sceso ormai sotto i 30”. I fuggitivi sono stati riagguantati poco prima della seconda e ultima scalata all’Alto El Vivero (gran premio della montagna di 2ª categoria), che si è posto come trampolino ideale per ulteriori attacchi. Questi non si sono fatti attendere: tra coloro che si muovono vi è stato anche Alberto Contador (Tinkoff), il quale tuttavia – prontamente “stoppato” dagli uomini della Movistar – ha desistito immediatamente. Il belga Dries Devenyns (IAM Cycling), al contrario, ha guadagnato una trentina di secondi quando mancano 10 km all’arrivo.
Alle spalle del belga si è formato un drappello di inseguitori, che ha compreso tra gli altri il veronese Davide Formolo (Cannondale-Drapac), ma che è stato presto ripreso dal gruppo principale. A 5 km dalla conclusione, Devenyns conservava ancora un buon margine di vantaggio, ma la strada ha iniziato a salire leggermente, sfavorendo la sua azione; questa è terminata a poco più di un chilometro dalla linea d’arrivo, quando il belga è stato riassorbito. Inevitabile la conclusione allo sprint, che ha visto Jens Keukeleire vincere con più biciclette di vantaggio su Bouet e i due italiani.
Nessun cambiamento nelle posizioni di vertice della classifica generale, con Nairo Quintana (Movistar) che ha mantenuto la maglia roja. Domani la 13ª tappa – da Bilbao a Urdax Dantxarinea, 213 km – vedrà la Vuelta sconfinare in Francia, prima dell’impegnativo weekend pirenaico.