Serie B

Benevento, Vigorito tuona: “Non si può annullare un intero anno di sacrifici”

Stadio Ciro Vigorito, Benevento

Oreste Vigorito ha concesso un’intervista ai microfoni di Stadio Aperto, offrendo la propria opinione riguardo vari argomenti. Inizialmente l’attuale presidente del Benevento ha proposto un’analisi sull’emergenza Coronavirus: “Questo virus era l’ultima cosa di cui aveva bisogno questo paese. Avevamo i primi segnali di ripresa dopo la crisi del 2009, questa epidemia per noi è stata una mazzata dalla quale sarà difficile risalire, sicuramente però ce la faremo come fu per i nostri genitori e nonni, colpiti da altri cataclismi. Quello che mi ha lasciato allibito è che tutto si sia aggravato maggiormente in quelle regioni che per noi del Sud sono sempre stato esempio di efficienza e laboriosità, che hanno affrontato e combattuto una battaglia con risultati meno efficienti di quanto visto dopo, questo ha fatto perdere qualche certezza in più a tutto il sistema. Per fortuna al Sud sembra rallentare.

Successivamente Vigorito ha esternato una sua valutazione sul protocollo ideato dalla Lega Calcio italiana: “Sarà difficilmente attuabile anche in Serie A, non solo in B. E se vai verso un calcio più povero, diventa addirittura un sogno irrealizzabile. Si aggiungono costi di parecchie centinaia di migliaia di euro per una squadra di Serie B per finire il campionato. La spesa maggiore è il ritiro prolungato per due mesi, a parte dei mancati incassi per i biglietti e dei trasferimenti. Ma un operaio quando finisce la giornata di lavoro, va a casa o dorme in azienda?“.

In chisusura il patron del Benevento ha tuonato riguardo una possibile esclusione dei campani dalla prossima Serie A: “Il Benevento vive una stagione unica da 14 anni a questa parte, ha sempre accettato le decisioni, presentando uno o al massimo due ricordi in tutto questo periodo: credo sia un record per un presidente. E questo nonostante situazioni in cui siamo stati danneggiati da altri, prima che qualcuno scoprisse 3-4 anni dopo che non fossero state proprio partite cristalline. In più nei famosi ripescaggi siamo sempre stati messi dietro alle varie Reggina e Vicenza per la loro storia, e non per il merito calcistico. Laddove dovesse esserci una decisione di merito sportivo, ma di natura politica o economica o qualunque altro tipo, sottacendo valutazioni di carattere diverso, il Benevento non ci starebbe. Non si può annullare un intero anno di sacrifici, di tutti di chi si iscrive al campionato per vincerlo: essendo una soluzione non voluta da nessuno, bisogna far valere le classifiche che avevamo prima dello stop“.

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