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Al Mapei Stadium il match tra Sassuolo e Genoa termina a reti inviolate con le due squadre che dunque si dividono la posta in palio. I ritmi sono blandi sin dai primi minuti, con entrambe le formazioni che preferiscono restare guardinghe piuttosto che tentare la sortita offensiva. Nel complesso sicuramente meglio il Genoa che si è reso più pericoloso, ma Consigli è stato reattivo su Pandev e Galabinov. Nella ripresa la partita potrebbe accendersi improvvisamente quando Birashi centra in pieno la traversa, ma è soltanto un fuoco di paglia. Il risultato rispecchia l’andamento di una partita lenta, spenta e molto noiosa.
Sassuolo (4-3-3):
Consigli 6.5
Il Sassuolo porta a casa un punto soprattutto grazie al suo affidabile portiere: il numero 47 neroverde non compie interventi miracolosi, ma ogni volta che il Genoa ci prova si fa trovare pronto e reattivo.
Lirola 5
Prova timida per il ventenne spagnolo: sull’out di destra non riesce quasi mai a mettere piede nella metà campo avversaria.
Cannavaro 5.5
Non ha vita facile con Galabinov e sbaglia qualcosa di troppo anche in fase di impostazione.
Acerbi 6
Gioca semplice e non corre mai particolari pericoli. Mette sempre il piede quando serve.
Peluso 5.5
Ostico quando si mette tra palla e avversario, innocuo quando si propone in fase offensiva.
Sensi 5.5
A causa del pressing del centrocampo genoano non riesce ad imbastire la manovra come vorrebbe (65’ Missiroli 6: tenta di dare la scossa).
Magnanelli 5.5
La partita del capitano neroverde è tutta di contenimento e non priva di sbavature, come quando si becca il giallo.
Duncan 6.5
Con la sua fisicità sembra l’unico in grado di poter dire la sua in mezzo al campo. Impreziosisce la sua prova con qualche importante recupero difensivo.
Berardi 5.5
Il classe ’94 soffre l’intensità di Laxalt e non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. Tenta di abbassarsi per dare una mano in fase di impostazione, ma da uno come lui ci si aspetta di più.
Falcinelli 5.5
L’ex Crotone non ha molti palloni giocabili e si perde in mezzo alla difesa di Ivan Juric (85’ Matri SV).
Politano 5
Prova praticamente impalpabile per l’ala mancina classe ’93 (65’ Ragusa 5: entra in campo forse nel peggior momento per i suoi).
All. Bucchi 5
Il neo ct neroverde non stravolge il vecchio schema tattico, ma il suo Sassuolo appare ancora troppo imballato: la manovra è lenta, il gioco risulta prevedibile.
Genoa (3-4-3):
Perin 6
Il neo capitano rossoblù è uno spettatore non pagante: ciò la dice lunga sulla prova dell’attacco del Sassuolo.
Biraschi 6.5
Il centrale classe ’94 parte titolare dopo le sole sette presenze della scorsa stagione e fa una bella figura. La fase difensiva gli sta stretta, allora tenta di improvvisarsi bomber ma il suo piattone si stampa sulla traversa.
Rossettini 6
Annulla praticamente Falcinelli. Autorevole nel dirigere le operazioni al centro della difesa.
Gentiletti 6
Il centrale argentino non sfigura e fa il compitino sul centro sinistra.
Lazovic 6
Unisce una buona fase di non possesso a qualche sgaloppata sulla destra.
Bertolacci 6
In mezzo si dà da fare e riesce a giocare qualche buon pallone. Se continua così può tornare il calciatore ammirato nella stagione 2014/2015.
Veloso 6
Con Bertolacci costituisce una buona diga a centrocampo. Quando può impegna Consigli dalla distanza.
Laxalt 6.5
Prestazione molto intensa per il laterale uruguagio: sulla sinistra tiene a bada Berardi e lo impegna anche in fase di contenimento.
Pandev 6
Con la sua zuccata in avvio rischia di sbloccare il risultato. Peccato che dopo la buona occasione, l’ala macedone sparisca piano piano dai radar (74’ Omeonga SV).
Galabinov 6
L’esordio assoluto in A non intimidisce il gigante bulgaro, che con potenza e reattività riesce a farsi strada in mezzo ai centrali neroverdi (80’ Salcedo Mora SV),
Taarabt 5
L’ex Milan non riesce mai ad entrare in partita. Prova incolore (60’ Palladino 6: entra bene in partita e si inserisce in un paio di azioni pericolose).
All. Juric 6
Il suo pressing funziona: il Sassuolo non riesce ad impostare e spesso Consigli è costretto al lancio lungo. Più passano i minuti e più il suo Genoa sembra padrone del campo, ma a conti fatti le occasioni prodotte sono poche ed il tecnico croato è costretto ad accontentarsi dello 0-0.