Serie A

Ranieri: “Cagliari mio ultimo club, ma sono aperto alle nazionali”

Claudio Ranieri Cagliari
Claudio Ranieri - Foto Fabrizio Corradetti / IPA Sport / IPA

Tre promozioni, due salvezze: sono un uomo fortunato, devo chiudere così“. Claudio Ranieri ha ribadito che questo è il momento giusto per dire addio al Cagliari e chiudere la sua carriera, almeno a livello di club. “Prima di venire qui, ho avuto 2-3 richieste che non si sono concretizzate, era il fato che voleva che io chiudessi il cerchio col Cagliari – confessa il tecnico romano di San Saba a Sky Sport -. Ho deciso di chiudere la mia carriera di allenatore di club qua, se poi un domani ci dovesse essere una nazionale che mi fa scattare un qualcosa, potrei dire di sì ma altre squadre di club non ne prendo. Ho chiuso la porta per i club ma se arriva una nazionale, perché no“. Prima, però, Ranieri vuole prendersi un po’ di riposo, godersi le vacanze: “Voglio dedicarmi alla mia famiglia, ai miei nipoti“. Infine l’augurio al suo successore: “Spero abbia lo stesso supporto che ho avuto io“.

Ranieri ha poi parlato anche del successo dell’Atalanta: “Ieri notte ho mandato un messaggio a Tullio Gritti (il vice di Gasperini), che conosco da una vita. Sono stati meravigliosi, voglio fare i complimenti a Gasperini. L’Atalanta è stata l’orgoglio di noi italiani. Hanno fatto una cosa bella, sono belli da vedere, credo che ogni italiano si sia riempito il cuore vedendo quella partita“. Il tecnico ha poi aggiunto: “Si giudicano gli allenatori per i trofei, ma perché? Noi siamo un po’ troppo ossessionati dai trofei, dallo scudetto e dalle coppe, Gasperini meritava già prima per tutto il lavoro fatto, dal Crotone a Genova, la considerazione di noi allenatori e di noi italiani, non soltanto perché ieri sera ha vinto. Questa cosa alcune volte mi dà fastidio“.

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