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L’ha combinata grossa, Spalletti non vuole più vederlo: via a gennaio

Luciano Spalletti
L'ha combinata grossa, Spalletti non vuole più vederlo: via a gennaio - Sportface.it (screen Youtube)

I tre punti contro il Pisa hanno dato alla Juve una nuova prospettiva, ma per Spalletti in Toscana non è stato tutto rose e fiori.

La Juventus continua a fare risultato anche quando il contesto si complica, anche quando la prestazione non è lineare e il margine di errore si assottiglia. La trasferta di Pisa rientra perfettamente in questa categoria: una partita sporca, spezzettata, nella quale i bianconeri hanno rischiato più di quanto il punteggio finale possa raccontare. Eppure, ancora una volta, la squadra è riuscita a portare a casa i tre punti, confermando una solidità mentale che rappresenta oggi uno dei principali punti di forza del gruppo guidato da Luciano Spalletti.

Il Pisa ha messo in campo intensità, fisicità e coraggio, spingendo soprattutto nel primo tempo e costringendo la Juventus a difendersi bassa in più di una circostanza. La traversa colpita da Stefano Moreo è stata un segnale chiaro, quasi un avvertimento: la gara poteva prendere una piega molto diversa. In quel momento la Juventus ha vacillato, ha perso per qualche minuto il controllo del ritmo e si è affidata più alla tenuta difensiva che alla qualità del palleggio. Ma proprio lì è emersa la differenza tra una squadra in costruzione e una squadra che sa come vincere anche soffrendo.

Nella ripresa, pur senza dominare, i bianconeri hanno alzato il baricentro e gestito meglio le transizioni, sfruttando con cinismo le occasioni create. Non è stata una vittoria scintillante, ma è stata una vittoria pesante, di quelle che contano nel percorso stagionale. Spalletti, però, non ha vissuto una serata semplice.

Le difficoltà emerse nel corso del match lo hanno costretto a prendere decisioni delicate, anche impopolari, che hanno inciso non solo sull’andamento della gara ma anche sugli equilibri interni del gruppo. E quando il rapporto tra allenatore e giocatore entra in una zona grigia, soprattutto con un tecnico dal carattere e dalla gestione come quella di Spalletti, il rischio di una frattura diventa concreto. In certi casi, quando il feeling non scatta, l’epilogo è quasi scritto.

Con Locatelli le cose non girano, Spalletti pronto a sacrificarlo

Manuel Locatelli, protagonista involontario di uno dei momenti più discussi della partita, non riesce proprio a entrare nelle grazie di Spalletti. Il centrocampista bianconero, fino a quel momento autore di una prova ordinata e di sostanza, ha reagito in modo evidente al momento della sostituzione. Un cambio che non è passato inosservato, né in campo né fuori. Le immagini hanno raccontato solo in parte la tensione: il disappunto del giocatore, le parole scambiate a bordocampo e la risposta secca dell’allenatore – vai in panchina, vai.  In conferenza stampa, Spalletti ha provato a smorzare i toni spiegando la scelta con motivazioni tattiche e disciplinari. L’ammonizione rimediata da Locatelli, in una gara caratterizzata da continui ribaltamenti di fronte e da un Pisa molto aggressivo, rappresentava un rischio concreto. Un secondo giallo avrebbe potuto compromettere tutto, ed è per questo che il tecnico ha deciso di intervenire. Una spiegazione logica, ma che non cancella la sensazione di una distanza crescente tra i due.

Locatelli

Con Locatelli le cose non girano, Spalletti pronto a sacrificarlo – Sportface.it (screen Youtube)

Non è la prima volta, infatti, che il rapporto tra Spalletti e Locatelli appare freddo, fatto più di tolleranza che di reale sintonia. Il centrocampista sembra non essere più una pedina intoccabile nello scacchiere bianconero, e le scelte dell’allenatore lo confermano. In un contesto del genere, le prospettive future diventano inevitabilmente un tema. La Juventus sta valutando diverse opzioni, e Locatelli potrebbe trasformarsi in una pedina di mercato già a gennaio, oppure essere inserito in uno scambio funzionale a rinforzare altri reparti. Quando un allenatore come Spalletti perde fiducia in un elemento centrale dello spogliatoio, difficilmente torna indietro.

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