Serie A

Pagelle Inter-Juventus 2-3, Serie A 2017/2018

Gonzalo Higuain, Juventus-Milan 2016-2017 - Foto Antonio Fraioli

La Juventus vince una partita rocambolesca a Milano, decisa nel finale dalla rete di Higuain. Successo fondamentale per il proseguo della corsa scudetto. In casa nerazzurro crescerà il rammarico per non aver gestito una vittoria che era in pugno fino al minuto 85’.  La corsa Champions adesso dopo questo brutto KO, rischia seriamente di complicarsi.

Inter (4-2-3-1)

Handanovič 7.5

Non può nulla sulla diagonale velenosa di Douglas Costa che da il vantaggio alla Juventus, per il resto del match non si fa trovare impreparato sui tiri dalla distanza e nelle uscite da calcio d’angolo. Prodigioso nel finale su Dybala.

D’Ambrosio 6

Allegri sorprende tutti schierando Cuadrado terzino destro e lui perde puntualmente il duello sia fisico che in velocità. Poco fluido nel seguire l’azione offensiva e sempre mal posizionato in quella difensiva.

Miranda 4.5

In un’intervista di pochi giorni fa si è autodefinito “il miglior centrale della Serie A”, giusto  per chi forse non ha visto le partite di altri giocatori del campionato come: Koulibaly, de Vrij e Manolas. La sua prestazione è altamente sotto la sufficienza

Škriniar 5.5

L’unico a salvarsi nel reparto arretrato, che prova sempre a metterci il fisico in ogni situazione, ma il caos totale che vive la retroguardia nerazzurra nel primo tempo è disarmante. Esce con personalità nella seconda metà della ripresa quando prende il reparto in mano. Sfortunato nell’episodio del gol di Cuadrado quando una sua leggera deviazione manda fuori causa Handanovic.

Cancelo 6

Il portoghese sembra disorientato e impaurito, dalla sua corsia nascono le palle gol bianconere: Mandzukic la fa da padrone dove vince ogni contrasto. Giornataccia per l’ex Valencia sottotono nel primo tempo, cresce nella ripresa e dal suo destro su punizione nasce il gol del pareggio.

Vecino 4

La sua partita dura soltanto diciotto minuti per un fallo da rosso su Madzukic. L’ex Fiorentina lascia i compagni in dieci per tutta la gara penalizzando la tattica preparata.

Brozović 6

Buona la gara del croato che si carica sulle spalle tutto il centrocampo nerazzurro vista l’espulsione di Vecino. Bada più al sodo che alle sue solite geometrie, ma la prestazione è sufficiente.

Candreva 6

Buffon gli nega con un autentico miracolo l’eurogol dai trenta metri. Non sempre preciso nelle triangolazioni, soffre tantissimo il pressing di Alex Sandro che non gli concede mai un centimetro.

Rafinha 7.5

Forse il più atteso in casa nerazzurra per questo big match e non delude le aspettative. Quando ha la palla al piede inventa calcio e il suo possesso è fondamentale per le geometrie nerazzurre. Disputa un secondo tempo fantastico per intensità e qualità. Esce tra gli applausi del pubblico (81’ Borja Valero sv)

Perisic 6.5

Il duello con Cuadrado regala spettacolo, dopo pochi minuti riesce, con una grande giocata, a far ammonire il colombiano. Prova a puntare nell’uno contro uno il numero sette che è bravo a non farsi mai superare. Nella ripresa entra con un’altra marcia e dai suoi piedi nasce la giocata del due a uno.

Icardi 7

Il discorso è semplice: il numero nove argentino in area di rigore non ha eguali al mondo. E’ un bomber di razza che con una palla a disposizione riesce sempre a battere il portiere avversario, come in occasione del pareggio. Corre tantissimo come dalle parti di Milano non si è mai visto, il suo lavoro anche in fase di non possesso è fondamentale (85’ Santon sv).

Spalletti 5

Disegna un Inter aggressiva e spregiudicata ma l’espulsione di Vecino manda tutto in frantumi. Cerca di dare coraggio ai suoi di scuoterli dal torpore, ma la Juventus anticipa sempre la giocata dei giocatori chiavi. Bravo a rigenerare i suoi nell’intervallo. Pecca nel finale con le sostituzioni che consegnano alla Juventus la vittoria.

Juventus (4-3-3)

Buffon 6.5

Dopo qualche critica eccessiva nelle passate settimane, stasera risponde da campione qual è su un meraviglioso destro di Candreva, parata che di per sé vale il prezzo del biglietto. Incolpevole sulle reti interiste.

Cuadrado 7.5

Da terzino destro disputa una buona partita in: firma l’assist con il contagiri per Douglas Costa, bravo alla lunga ad affrontare nell’uno contro uno Perisic, che però lo beffa a metà secondo tempo con una grande giocata che permette ai suoi di firmare il vantaggio. Si riprende tutto con gli interessi al minuto 87’ quando sigla il 2 a 2

Barzagli 5.5

Una prestazione da Dottor Jekyll e Mr. Hyde: primo tempo perfetto senza sbavature secondo da dimenticare. Soffre tantissimo i movimenti senza palla di Icardi e da una giocata di Perisic casualmente firma il vantaggio nerazzurro con un autogol.

Rugani 5.5

Gioca una gara solida senza sbavature. Allegri gli da fiducia in un match delicato per la corsa scudetto e lui lo ripaga con una prestazione maiuscola, fino al minuto cinquantadue dove si perde Icardi in aerea di rigore e permette all’argentino di siglare 1 a 1.

Alex Sandro 7

Un pilastro sull’out mancino argina alla perfezione le discese di Cancelo. In fase di spinta si conferma micidiale. Serve una palla d’oro a Higuain per il gol del KO, che l’argentino spreca incredibilemte.

Khedira 6.5

Il tedesco fisicamente domina il centrocampo. Allegri gli comanda di giocare sul vertice basso avverasio Brozovic e lui non gli lascia respiro con il suo pressing asfissiante. Gioca la palla facile e i suoi inserimenti senza palla ad attaccare la profondità sono da manuale del calcio (62’ Dybala 7 entra con lo spirito giusto, prova a cercare lo spunto in ogni situazione. Cerca di sorprendere Handanovic su punizione, ma il portierone nerazzurro risponde presente. Sua la sigla del 3 a 2 con l’assist al bacio per Higuain).

Pjanić 5.5

Le sue geometrie non sono una novità, gioca da play basso con una qualità disarmante. Trasforma ogni pallone in una potenziale palla gol. Prende un’ammonizione pesante per il proseguo della partita e sparisce dal campo dopo il vantaggio nerazzurro (80’ Bentacur sv).

Matuidi 7

Ma quanto corre? Tanto. Tantissimo, ma alla corsa abbina anche una qualità da giocatore importante. Pressa tutti e ovunque. Il Var gli toglie giustamente un gol per fuorigioco. Uno degli acquisti più sottovalutati della passata sessione di mercato, ma che si sta rivelando preziosissimo.

Douglas Costa 7

Ormai è una garanzia, dalle parti di Monaco di Baviera qualcuno storce la bocca nel vedere le sue prestazioni con la maglia bianconera. Gol a parte disputa una gara di quantità impressionante, poi con il suo mancino disegna sempre traiettorie velenose.

Higuain 8

Lotta tanto come un gladiatore contro una difesa nerazzurra molto fisica. Con i suoi movimenti mette sempre in apprensione il duo Miranda-Skriniar. Aiuta tantissimo in fase difensiva sui portatori di palla avversari. Gara di grande generosità da parte dell’argentino, che manca si divora il gol del KO. L’ex Napoli non perdona nel finale quando al minuto 90’ trova il gol del vantaggio.

Mandžukić 7

Manda in tilt Cancelo, anche se il portoghese ha un altro passo. I suoi movimenti senza palla tagliano sempre fuori i difensori avverasari. Sfiora il gol in più occasioni, ma come Higuain svolge un lavoro fondamentale anche sotto un punto di vista difensivo (68’ Bernardeschi 5 ha il tempo per entrare in partita, ma l’ex viola non struscia palla finendo la partita nell’anonimato più totale).

Allegri 8

Aveva promesso una difesa a due e così è stato. Cuadrado e Alex Sandro sulle fascie e solo Barzagli e Rugani a difendere. Esperimento rischioso riuscito a metà. Per cinquanta minuti la sua Juve domina, poi la solita distrazione su calcio piazzato e il solito caos mentale danno spazio alla rimonta dell’Inter. Bravissimo a ridisegnare la squadra con i cambi che gli permettono di vincere una partita insperata fino al minuto 85’

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