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Nel pomeriggio di ieri il Milan sul suo profilo twitter ha postato un video per “mettere nero su bianco” i conti della società. A fare chiarezza sulla situazione del club rossonero ci pensa ancora una volta Marco Fassone, amministratore delegato rossonero, che ai microfoni del ‘The Observer” ha rilasciato una lunga intervista.
“Inizialmente sono entrato nel progetto con qualche dubbio“, ha esordito il dirigente che poi ha aggiunto: “Volevo capire esattamente quale fosse la visione dei cinesi e il motivo per cui volevano investire così tanto. Mese dopo mese, lavorando con loro, ho cominciato a capire la loro visione: è un progetto molto eccitante“.
Fassone è stato uno dei protagonisti della faraonica campagna acquisti del Milan che ne ha rivoluzionato il volto contribuendo a scatenare un entusiasmo tra i tifosi che non si respirava ormai da anni. Ma quali sono gli obiettivi per questa stagione? L’Ad rossonero non ha dubbi: “L’obiettivo che la proprietà ci ha indicato è la qualificazione in Champions League. La qualificazione rappresenta la meta minima che vogliamo raggiungere: il Milan è un gigante che ha dormito per due o tre anni, ma, come una Ferrari tenuta in un garage, ha bisogno di essere portata fuori in strada per essere liberata. Siamo contenti di aver centrato l’accesso in Europa League, rappresenta un passo importante, ma la casa naturale del Milan dovrà essere la Champions“. Ma non fa drammi in caso di mancato accesso alla massima competizione europea: “Come potete immaginare, ho un piano A e un piano B. Ho presentato alla Uefa un piano più ‘conservativo’, che mostra i progressi anche se il club resterà fuori dalla Champions League per la prossima stagione. In quel caso, il mio investimento nel mercato non può essere elevato, e dovremmo considerare l’ipotesi di vendere uno dei nostri top player. Io e gli investitori vogliamo arrivare in Champions League, ma dobbiamo essere preparati nel caso non succeda ed assicurarci di fare in modo che il Milan sia protetto“.
Infine la conclusione sulla situazione debitoria: “Stiamo già lavorando per rimborsare il prestito a Elliott e lo faremo molto presto, possibilmente all’inizio del 2018. Il tasso di interesse che il Milan sta pagando sui 120 milioni è alto, ovviamente, ma non terribile. Se considerate che il tasso del debito contratto da Inter e Roma con Goldman Sachs, quando questa le finanziava, era di circa il 6,5%, certamente questo è più alto ma niente di terribile. Per i cinesi, vedere interessi sui prestiti in doppia cifra è una cosa completamente normale. Nella peggiore delle ipotesi, e lo dico perché molti tifosi e investitori me lo chiedono di continuo, vorrebbe dire che ad ottobre 2018 il proprietario del Milan diventerebbe Elliott”.