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 “Quanti spettatori per il derby di Milano? Dalle informazioni che abbiamo almeno il 50% della capienza ed è il minimo sindacale. Il derby sarà un grande evento, avremo un terreno di gioco perfetto”. Lo ha dichiarato Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, intervenuto a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento. “Speriamo di poter raggiungere presto il 100% della capienza degli impianti grazie al grande lavoro che sta facendo il sottosegretario Vezzali – ha aggiunto De Siervo – Dobbiamo tornare a un livello di normalità e riportare il pubblico negli stadi, perché anche nelle coppe europee sarebbe un danno enorme per i nostri club giocare all’estero con il pubblico avversario e in casa senza tifosi”.
RAPPORTO POLITICA-SPORT – “I numeri sanciscono il disinteresse della politica italiana verso il mondo sport in generale e soprattutto verso sport di vertice. Purtroppo è una semplice constatazione. Abbiamo visto interventi importanti in altri Paesi, aiuti stanziati perché lo sport non è rappresentato solo da 22 giocatori ma è un vero e proprio comparto industriale. La locomotiva è e resta la Serie A che va messa in condizione di poter ripartire dopo un periodo pandemico che ha lasciato senza fiato i nostri presidenti, che hanno perso 1,5 miliardi di euro mentre i ristori sono stati finora pari a 5 milioni. In Francia, sistema assimilabile al nostro, nel complesso gli aiuti per il calcio hanno raggiunto il miliardo di euro: questa sperequazione avrà effetti devastanti sui nostri club nelle prossime stagioni. Al Governo chiediamo di avere aiuti misurati, non certo interventi a pioggia, che ci consentirebbero di ripartire nella direzione corretta”
APPELLO AI GIOCATORI – “Mi aspetto che l’Associazione italiana calciatori e i singoli giocatori possano fare un buon gesto, mi riferisco ai calciatori che guadagnano molto. Oltre i 500 mila euro? Mi pare una soglia ragionevole. Ci aspettiamo che riescano a concedere alle società uno sconto di almeno una mensilità perché questo è un momento catartico e serve un gesto concreto”.
CALENDARIO ASIMETTRICO –  “Il calendario asimmetrico piace e funziona, è un modo moderno di organizzare i campionati. Non c’è nessun ripensamento. Tenete presente che abbiamo oltre 400 eventi che bloccano le gare nelle varie città , dai mercati alle fiere fino alle parate, e dunque infiniti ostacoli nella costruzione del calendario: scardinare il modello dell’andata e del ritorno identici ha reso il campionato differente”.
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