In Evidenza

Il Napoli ferma a otto la propria striscia vincente, Mourinho perde la testa ma non la sua Roma

Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

Il Napoli ferma a otto la propria striscia vincente e fa “solo” 0-0 contro un’ottima Roma. I giallorossi, che ne hanno prese sei in Norvegia pochi giorni fa toccando – almeno sperano i tifosi – il punto più basso della propria stagione già a ottobre, stavolta si compattano e fanno un gran passo in avanti dal punto di vista della personalità, fermando la capolista che con questo pareggio a occhiali si ritrova ora non più da sola in vetta, ma agganciata dal Milan.

Una bella partita all’Olimpico, un pari a reti bianche che tutto sommato sarebbe potuto tranquillamente essere 1-1 o 2-2. Non sarebbe però stato giusta una vittoria da parte di una o dell’altra: le squadre si sono equivalse, l’equilibrio è stato spesso fragile ma non ha mai smesso di accompagnare a stretto filo l’esito dell’incontro. La Roma con la sua profondità, con un Abraham trascinatore che spreca una grande occasione ma fa sì di costruirne anche tante altre. Il Napoli con una manovra più blanda, forse stanco anch’esso dalla coppa, senza troppo mordente ma con una gran capacità di gestione del possesso e del non possesso.

Per quanto visto, non poteva che finire con un segno X. Se da una parte si ferma la striscia di vittorie del Napoli, che non è più al primo posto da solo, dall’altra la Roma per la prima volta in campionato non vince per due sfide di fila, ma considerando che il punto fatto è arrivato tra Juventus e stasera coi partenopei, non va visto il bicchiere mezzo vuoto. A patto, però, che Mourinho si calmi: è già entrato nel cuore dei tifosi, nemmeno il 6-1 col Bodo/Glimt ha fatto venir meno l’appoggio. Le sue scenate, però, rischiano di surriscaldare troppo un ambiente abituato a un allenatore molto più aziendalista e calmo dentro e fuori dal campo come Fonseca. Da un eccesso all’altro, e il rosso lo testimonia: lo Special One è anche tutto questo, ma forse l’esasperazione dei toni non è quel che serve al momento. E per la verità, anche Spalletti non è da meno: un applauso all’arbitro a fine partita costa il rosso anche a Luciano, solidarietà tra allenatori e amici: come non capirli.

SportFace