Serie A

Serie A, 37ª giornata: Lazio-Inter 1-3, le pagelle

Ivan Perisic - Inter 2015/2016 - fotomenis.it
Terza sconfitta in tre partite per la Lazio, che cade contro l’Inter per 1-3 in una partita che aveva davvero poco da chiedere al campionato. Il vantaggio di Keita è un’illusione, i nerazzurri trovano la rimonta con Andreolli, l’autogol di Hoedt e il tris di Eder. I biancocelesti mantengono il quarto posto, la squadra di Vecchi cerca almeno di salutare la stagione con dignità dopo aver perso matematicamente l’Europa League. Le pagelle del match dello stadio Olimpico.
LAZIO 
Vargic 5.5
Esordio stagionale per il portiere che non ha mai convinto nessuno, complice l’influenza di Strakosha. Non ha responsabilità sul pareggio nerazzurro, forse non si mette d’accordo con Hoedt sull’autorete laziale. Poi viene beffato pure da Lombardi sul tris.
Wallace 5
Soffre particolarmente le accelerate di Perisic, paga la dormita difensiva sul pareggio dell’Inter. Appare meno sicuro rispetto le ultime prestazioni.
De Vrij 5.5
Un problema tendineo, regalo della finale di Tim Cup, mette in dubbio la presenza dell’olandese. Stringe i denti, resiste meno di un’ora prima di uscire, non è impeccabile sul primo gol dell’Inter ma è il migliore della retroguardia. (Dal 58′ Basta 6: si limita a difendere da terzino destro, poche le sortite offensive).
Hoedt 4.5
Immobile sul primo gol dell’Inter, avrebbe fatto meglio a restar fermo anche sul raddoppio. Invece infila un autogol fantozziano, deviando in rete nell’area piccola.
Felipe Anderson 5.5
L’unica nota della serata è il rigore conquistato per il fallo di Murillo. Poi sparisce, come spesso accade, dalla partita e non riesce a risollevare le sorti biancocelesti. (Dal 78′ Crecco s.v.)
Milinkovic-Savic 6
Morde le caviglie a Gagliardini e Medel per fermare sul nascere la manovra nerazzurra. Ci riesce solo a sprazzi, ma porta comunque a casa una prestazione sufficiente rispetto ai compagni di squadra.
Biglia 6
La manovra della Lazio passa per i piedi dell’argentino, abile a dettare i tempi in regia. Recupera tanti palloni in mediana, anche se cala nella ripresa, resta uno dei pochi sufficienti della partita.
Luis Alberto 5.5
Inzaghi gli dà un’altra chance dopo il gol e le ultime buone prestazioni. Qualche strappo e qualche accelerazione, che mettono in luce qualità che non manca, ma non risulta mai decisivo. (Dal 67′ Lombardi 5: entra dopo l’espulsione di Lulic, pasticcia davanti a Vargic e regala il tris all’Inter).
Lulic 5
Da esterno di centrocampo non dà il solito apporto di spinta sull’out mancino. Nel secondo tempo arretra di qualche metro e va a fare il terzino nella difesa a quattro ridisegnata da Inzaghi. Poi si becca pure l’espulsione per doppia ammonizione, molto ingenuamente.
Immobile 5
Cede generosamente il calcio di rigore a Keita, scuote la traversa con un tiro dalla distanza nella ripresa. Al solito tanto sacrificio ma forse il rammarico di non aver allungato nella classifica marcatori.
Keita 6
E’ un treno inarrestabile, Inzaghi fa bene a reclamare la permanenza del senegalese. Nella serata dell’Olimpico – l’ultima davanti ai tifosi biancocelesti? – sigla il gol numero 16 in campionato su rigore. Viene espulso per doppia ammonizione, la seconda per simulazione inesistente.
All. Inzaghi 6
Sembra aver perso il ritmo vincente, con tre sconfitte nelle ultime tre gare. Non contava nulla la partita dell’Olimpico, ma il tecnico biancoceleste è comunque molto arrabbiato per il passo falso.
INTER 
Handanovic 6
Nella prima frazione non ha modo di sporcarsi i guanti: il rigore calciato da Keita è imparabile, l’unica occasione in cui può mettere in mostra le sue qualità è in occasione dell’uscita su Immobile. Nella ripresa, invece, è la traversa a salvarlo.
D’Ambrosio 6
Occupa con diligenza la sua fascia di competenza senza spingere troppo. Le sue sortite offensive sono rare, si dedica principalmente a difendere con buoni risultati.
Murillo 4.5
Gioca solo ventidue minuti, tanto gli basta per regalare un calcio di rigore alla Lazio e a farsi male proprio in occasione del fallo su Felipe Anderson. (Dal 22′ Santon 6:entra per dare il cambio a Murillo, la sua è una prova di sostanza. Spinge quando deve ed è attento in fase difensiva)
Andreolli 6.5
Vecchi lo rispolvera al suo secondo esordio, il difensore ha il merito di far respirare l’Inter, grazie al gol di testa su calcio d’angolo che pareggia i conti. E’ lui a guidare la riscossa nerazzurra.
Nagatomo 6
Felipe Anderson non è il cliente più comodo da affrontare, soprattutto nel primo tempo il brasiliano lo sfida spesso, saltandolo. Con il passare dei minuti gli prende le misure, cresce alla distanza.
Gagliardini 6
Tanta sostanza in mediana, sembra essere tornato a livelli accettabili: non fa mai mancare il suo apporto, quantità e qualità al servizio di Vecchi.
Medel 6
Il solito mastino: morde le caviglie degli avversari e ringhia su chiunque passi dalle sua parti, in certe occasioni anche troppo. La sua entrata su Keita in area di rigore sarebbe punibile, l’arbitro decide diversamente graziandolo. (Dal 85′ Banega s.v.)
Brozovic 6
Una partita disciplinata quella del croato con qualche buono spunto: suo il cross su cui Lombardi pasticcia spalancando le porte a Eder. Prova anche il tiro dalla distanza in un paio di occasioni, ma senza fortuna.
Candreva 6.5
Va sotto la curva Nord per abbracciare i suoi ex tifosi, raccoglie fischi e poca nostalgia. Gioca con il coltello tra i denti, ha voglia di far vedere che la sua cessione è stata un errore: in avanti conclude poco, ma è in fase difensiva che si contraddistingue  con un paio di recuperi mai visti durante la sua militanza nella Capitale.
Eder 7
Uno dei migliori dei suoi: corre, lotta e si fa vedere in avanti. Crea più di un pericolo alla porta laziale, la sua punizione a inizio secondo tempo fa la barba al palo facendo correre un brivido sulla schiena dei tifosi biancocelesti. Il suo lavoro viene premiato, la rete con cui batte Vargic mette in ghiaccio la partita e interrompe il digiuno dell’Inter. (Dal 81′ Pinamonti s.v.)
Perisic 6
Non la sua partita migliore, ma quando accelera fa paura: Wallace lo perde in un paio di occasioni, ma lui non riesce a concretizare. Spara a salve per tutto il match, ma tiene in apprensione la difesa laziale.
All. Vecchi 6.5
L’Inter torna alla vittoria proprio nel suo esordio, il secondo stagionale: non può essere un caso. Senza particolari rivoluzioni mette in campo una squadra quadrata, ma soprattutto con spirito e grinta. Una bella prova da cui ripartire per chiudere degnamente la stagione.

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