Calcio

Serie A: top e flop della 35esima giornata

Paul Pogba - Juventus Lazio 2015/16

Analizziamo i top e i flop della 35esima giornata di campionato di Serie A. Un weekend che ha decretato importanti verdetti: Juventus Campione d’Italia, Verona matematicamente in Serie B e corsa al secondo posto più aperta che mai.

TOP

5° – Sassuolo

La squadra emiliana è la vera sorpresa del campionato in corso. Il patron Squinzi acquistò la maggioranza delle quote del club nel 2002 per circa 25 mila euro. All’epoca il Sassuolo militava il serie C2, oggi è ad un passo dallo storico traguardo di un posto in Europa. Società solida, con idee molto chiare. Sorpresa.

4° – Alberto Gilardino

Sono 17 anni che il Gila va in giro per l’Italia –togliendo la piccola parentesi cinese- per segnare valanghe di goal. Con il fondamentale colpo di testa vincente contro il Frosinone, è giunto a quota 188 centri in serie A. Uno dei protagonisti del mondiale vinto in Germania. Ora il suo mondiale è la conquista della salvezza con la maglia rosanero. Suonaci il violino, Gila.

3° – Wojciech Szczesny

Il portiere giallorosso è il grande protagonista della vittoria della Roma contro il Napoli. Il polacco si è superato in almeno un paio di occasioni, entrambe su Higuain, negandogli con grandi interventi la gioia del goal. Più volte criticato durante la stagione, Szczesny ha saputo rialzarsi, riconquistando la fiducia dei suoi tifosi con prestazioni di ottimo livello. Scommessa vinta.

2° – Tifosi del Frosinone

Finalmente una grande lezione di sportività da parte della tifoseria ciociara, che al triplice fischio del match spareggio perso contro il Palermo, ha applaudito l’uscita dal campo dei propri calciatori nonostante il risultato finale fosse negativo. I gialloblù sono ormai ad un passo dalla serie B, ma il pubblico del “Matusa” è assolutamente da serie A. Esempio da seguire.

1° – Juventus

Ci affidiamo ai numeri per dare un giudizio alla stagione dei bianconeri: 15 vittorie consecutive in campionato, 10 gare senza subire goal, record d’imbattibilità di Gigi Buffon (973 minuti), 24 vittorie nelle ultime 25 partite, miglior difesa del campionato, 16 goal per Paulo Dybala, 11 assist di Paul Pogba. Quinto scudetto di fila, 32esimo della storia. Chapeau. 

FLOP

5° – Claudio Lotito

Con 17 punti in meno rispetto allo scorso anno, la Lazio è la squadra ad aver reso di meno in termini di differenza di punti con il passato campionato. Sul banco degli imputati sale il presidentissimo Claudio Lotito, reo di non aver costruito una squadra competitiva. Vedremo se nella prossima sessione di mercato, il patron biancoceleste sarò meno allergico alle spese.

4° – Adriano Galliani

Ieri, subito dopo il goal vittoria siglato da Siligardi nel recupero, impietose le telecamere sono andate a cercare lo sguardo distrutto del vice presidente rossonero. Un’immagine alla quale i tifosi rossoneri, ahimè, ci hanno fatto l’abitudine. Galliani è stato indubbiamente un grande dirigente e uno degli artefici del grande Milan. Ora però è giusto che si faccia da parte. Tempo scaduto.

3° – Paolo Valeri

Facciamo un’eccezione inserendo in classifica un direttore di gara. Ci sembra doveroso citare il 37enne fischietto romano, resosi protagonista negativo per la direzione disastrosa del match Carpi-Empoli. Tantissimi errori, tutti a scapito dei toscani, che hanno fatto infuriare il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, pronto a ricorrere in Lega. Giornata storta.

2° – Nikola Kalinic

Il croato è andato a segno contro la Juventus, sfruttando l’erroraccio di Bonucci, ma ha anche fallito il penalty del possibile 2-2. Girone d’andata vissuto da grande protagonista, poi però si è perso per strada collezionando prestazioni negative con la miseria di soli 2 goal segnati durante il girone di ritorno. Fuoco di paglia o calo di forma?

1° – Juan Cuadrado

Il colombiano è solo l’ultimo di una lunga lista di calciatori che, seppur sollecitati dai propri allenatori ad effettuare il riscaldamento per l’ingresso in campo, si rifiutano per la famosa questione di principio di non voler entrare a una manciata di minuti dal termine dell’incontro. Ricordiamo che Cuadrado percepisce dalla Juventus la bellezza di 2.5 milioni di euro annui, euro più, euro meno.  Una miseria insomma. Ma mi faccia il piacere!

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