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Lo storico capitano del Chievo, Sergio Pellissier, nel corso di un’intervista rilasciata a Teleradiostereo, ha parlato del difficile momento che sta vivendo il club veneto: “Ho sofferto molto nell’andar via dal club a cui ho dato la mia vita calcistica. La mancata iscrizione della mia vecchia società mi ha intristito. A quel punto ho deciso di muovermi, perché non vedere più il Chievo mi dispiaceva tantissimo. E’ stata un’impresa mettersi in moto, specialmente durante le vacanze. Ripartiremo dalla terza categoria, perché non abbiamo fatto in tempo per la D. Ricreeremo il settore giovanile, l’obiettivo è di riformare un gruppo, per poi scalare via via categorie, dobbiamo solamente ripartire, non potevamo far morire il Chievo”.
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“Per la terza categoria non ci saranno problemi di impianti, avrei dovuto trovare una struttura nel caso in cui avessimo fatto la D. Ora dobbiamo solamente far capire la nostra mission ai più giovani, io non posso mica giocare da solo. Se hai un giocatore che ti costa poco e qualche gol te lo fa, non hai una ragione per metterlo in vendita. Ecco, possiamo dire che è stato il mio caso. Io ho fatto qualche record col Chievo, per me è stato un onore, un motivo di vanto”, ha concluso Pellissier.
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