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Una partita che fa malissimo all’Italia. La Svezia esordisce ai Mondiali 2018Â con una vittoria, dopo averci estromesso uscendo vincitrice dal doppio confronto degli spareggi, e lo fa contro la Corea del Sud, che evoca agli azzurri brutti ricordi datati 2002. Non tantissimo spettacolo quello visto sul terreno di gioco di Nizhny Novgorod: nel primo tempo meglio la Svezia, che mette alle corde la Corea soprattutto nel finale di frazione, con diverse occasioni create da cross molto tagliati. Fondamentali gli interventi di portiere e difensore, ma anche la tanta imprecisione di Berg. Nella ripresa arriva l’episodio che decide l’incontro: Claesson con un guizzo si procura un calcio di rigore, concesso grazie al Var e trasformato da Granqvist. 1-0 finale che definisce nuovi equilibri nel girone F.
SVEZIA
Olsen 6
Praticamente mai impegnato, ordinaria amministrazione per lui.
Lustig 6
Non si fa vedere abbastanza in fase offensiva, ma quando si tratta di mantenere la posizione ed aiutare i compagni di reparto con delle diagonali è sempre pronto.
Jansson 5.5
Lascia per due volte completamente solo un avversario, per sua fortuna la Corea del Sud ha le polveri bagnate.
Granqvist 7
La decide il capitano. Paga velocità a Son, ma con esperienza riesce quasi sempre a contenerlo. Si procura anche due occasioni con sortite offensive, quindi è proprio lui a prendersi la responsabilità di calciare il rigore che regala tre punti ai suoi. Grande esordio al Mondiale per l’ex Genoa.
Augustinsson 6
Più intraprendente del compagno sull’altra corsia, dai suoi piedi nascono cross interessanti che però non vengono sfruttati a dovere dai compagni.
Claesson 7
Rimedia un giallo evitabile, ma è tra i migliori. Con uno spunto riesce a procurarsi il calcio di rigore che sblocca l’incontro, ma sono anche altre le occasioni, poi non sfruttate, che nascono dai suoi piedi. E’ sicuramente il più lucido della sua squadra.
Larsson 6
Molto vivace e mobile per tutto il primo tempo, nella ripresa cala alla distanza e soprattutto è costretto a uscire per infortunio. (Svensson sv)
Ekdal 6
La vecchia conoscenza del calcio italiano si limita a un gioco semplice e ordinato in cabina di regia e il suo gioco corto risulta efficace per costringere la Corea a schiacciarsi ed essere assediata, soprattutto nella ripresa. (Hiljemark sv)
Forsberg 5
Il talento più puro della Svezia è fantasma per tutta la partita. Tocca pochi palloni, quei pochi che tocca li sbaglia tentando di incaponirsi in giocate che in una giornata come questa non possono riuscire. Sui suoi piedi anche il pallone del vantaggio, ma calcia malissimo dal limite dell’area.
Berg 5
Non bene l’attaccante svedese, che nel primo tempo si divora letteralmente un gol già fatto, calciando in bocca a Jo da due passi. Nella ripresa gioca per la squadra e riesce a tenere su alcuni palloni, ma non basta.
Toivonen 6
Tocca di fatto il primo pallone, o quasi, quando gli capita da pochi metri una grandissima occasione su calcio di punizione tagliato di Augustinsson: purtroppo per lui, Jo compie il secondo miracolo della sua partita e gli toglie la gioia del gol. (Thelin sv)
COREA DEL SUD
Jo Hyenwoo 7
Compie due miracoli, uno nel primo tempo (ma pecca anche Berg), l’altro nella ripresa su Toivonen. In occasione del calcio di rigore viene spiazzato da Granqvist e non può evitare il vantaggio svedese.
Lee Yong 5.5
Poco intraprendente sulla corsia di destra, dove si limita soltanto a contenere le sfuriate svedesi.
Jang Hyunsoo 5.5
Non affidabile come il compagno di reparto, si perde alcune volte il diretto avversario, ma senza sbandare.
Kim Young-Gwon 6.5
Una sicurezza nella difesa della Corea, anche un gran salvataggio a referto per lui quest’oggi. Buona prestazione, specie in virtù della differenza fisica che paga agli attaccanti avversari.
Park Joo-Ho sv (Kim Min-Woo 5 La combina grossissima in area, quando stende un bravissimo Claesson e il suo fallo non sfugge all’occhio attento del Var. Il rigore da lui provocato è decisivo e macchia una prestazione altrimenti accettabile)
Lee Jae-Sung 6
Una prestazione senza infamia e senza lode, difetta in personalità quest’oggi lì in mezzo al campo.
Ki Sung-Yeung 6.5
Sempre nel vivo del gioco il capitano, grande personalità per lui e tanta garra, caratteristica abbastanza inusuale a queste latitudini.
Koo Jacheol 6
Si fa vedere con quella che è la più grande occasione per la Corea, un colpo di testa fuori di pochissimo che dà anche l’illusione del gol. Per il resto va a fasi alterne. (Lee Seung-Woo 5.5 L’esterno del Verona entra in campo nel finale con tanta voglia di fare, ma è molto impreciso in diverse circostanze).
Hwang Hee-Chan 5.5
Prende un’ammonizione molto evitabile, frutto dell’inesperienza difensiva di chi, da attaccante, si trova a dover coprire: fallo con calcio annesso che non sfugge all’arbitro Aguilar, e dalla punizione stava per nascere un gol svedese. Non benissimo in fase offensiva peraltro, spreca una palla gol clamorosa al 91′ con un colpo di testa che piazza largo.
Kim Shin-Wook 5Â
Combina pochissimo lì davanti, tocca davvero pochi palloni e non riesce a far salire la squadra, limitandosi ad azioni di disturbo in fase di non possesso. (Jung Woo-Young 5.5 Non entra praticamente mai in partita e il suo apporto alla manovra non è tanto diverso da quello offerto da Kim).
Son Heung-Min 6
E’ il più vivace e pericoloso dei suoi, prende spesso in infilata Granqvist, che però è bravo a far valere il fisico e l’esperienza. L’attaccante del Tottenham viene però raddoppiato costantemente e la gabbia non gli consente di esprimersi al meglio.