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Troppa pressione o semplicemente un calo delle motivazioni. Non è ben chiaro quale sia la causa dell’origine di quella che inizia a prendere la forma di una vera e propria maledizione per le Nazionali campioni in carica che si ritrovano puntualmente a subire una sconfitta all’esordio in un Mondiale. Accadde all’Italia nel 2010 quando contro il Paraguay il massimo che Buffon riuscirono a portare a casa fu un misero 1-1, inutile ai fini della qualificazione al turno successivo. Dopo arrivarono il pareggio a sorpresa contro la Nuova Zelanda e infine la sconfitta contro la Slovacchia con Hamsik e compagni capaci di eliminare gli azzurri. Ma la Nazionale di Lippi è in buona compagnia. Alla Spagna andò addirittura peggio dell’Italia: il 13 giugno 2014, con le immagini della vittoria nel 2010 ancora in mente, Iniesta e compagni subirono un pesantissimo 5-1 dall’Olanda. Alle Furie Rosse non basterà la vittoria per 3-0 contro l’Australia nell’ultimo turno e, in virtù dell’altro ko contro il Cile, furono costrette a salutare anzitempo la rassegna iridata.
Il destino si ripete e questa volta offre lo stesso scenario alla Germania costretta ad inchinarsi ad un 4-2-3-1 frizzante e travolgente del Messico. Un gol di Lozano ha condannato Muller e compagni mai apparsi davvero in partita e capaci di far male alla porta di Ochoa. E’ il Messico a sorridere a Mosca in occasione dell’esordio del girone F. La Germania deve arrendersi alla recente maledizione che ha già colpito Italia e Spagna, Loew spera che l’esito sia diverso.