Amarcord

L’angolo del ricordo, la storia di K.C Jones: un simbolo di difesa e Celtic pride

K.C Jones
K.C Jones

25 maggio 1932: nasce a Taylor (Texas) K.C Jones, uno di quei giocatori che era fondamentale nell’economia dei Celtics di Red Auerbach. Il caso volle che divenne il compagno di stanza di Bill Russell: da quel momento, per i due ragazzi prodigio, comincia un’amicizia che non finirà mai. Agli inizi, a dire il vero, sembra che i caratteri dei due ragazzi non fossero esattamente compatibili, come Russell stesso ricorda nel suo libro Second Wind: K.C. non parlava mai: mi svegliava al mattino, ogni tanto faceva un cenno per chiedere il sale o lo zucchero durante i pasti sempre rigorosamente silenziosi che facevamo nella caffetteria della scuola. Non parlavamo praticamente mai, quando finalmente un giorno cominciò a parlare come una persona normale”

Jones aveva costruito la sua carriera universitaria sull’intensità difensiva, grazie alle sue doti atletiche, specializzandosi nel recuperare i palloni vaganti. Dopo aver vinto il titolo NCAA nel 1955, il ragazzo si rende eleggibile per il Draft del ’56, nonostante la media punti non sia brillantissima (8.8 punti di media durante la permanenza all’università di San Francisco). Red Auerbach notò un ragazzetto molto atletico ed esplosivo, dotato di una grande rapidità e intensità difensiva. L’esperto allenatore dei Boston Celtics si annotò il nome di K.C. Jones e decise di chiamarlo al secondo giro del Draft. Invece di partecipare al training camp con i biancoverdi, però, Jones, decide di entrare nell’esercito, dicendo che sarebbe stato quasi sicuro di non giocare con i Celtics nella stagione ’56-’57, vista la profondità della panchina bianco verde. Quando il suo periodo di servizio militare termina, però, Jones decide di ritardare ulteriormente il suo ingresso tra i professionisti della NBA.

A questo punto, dunque, Pete Rozelle, futuro commissario della NFL, che aveva visto Jones giocare a football al liceo, decide di portarlo all’attenzione dei Los Angeles Rams, che lo chiamano al Draft con una delle ultime scelte. La sfortuna vuole, però, che Jones subisca un infortunio serio ad una gamba, che lo costringe a lasciare il football per sempre. A quel punto, K.C. decide di partecipare finalmente ad un training camp con i Celtics, che intanto si stanno rinforzando sempre di più. Il gioco dei bianco verdi, per molti versi, era innovativo ed adatto al profilo tecnico di Jones. Auerbach aveva trovato il giusto mix tra difesa selvaggia e contropiedi fulminanti, e le doti di atletismo e rapidità di Jones si sposavano alla perfezione con questo tipo di gioco. Ne ’58, quando Jones approda nella città dei quadrifogli, le guardie titolari sono Cousy e Sharman. Il minutaggio di K.C. nell’anno da rookie è quindi limitato: nonostante ciò, nel ’59, arriva il suo primo anello NBA.

Negli anni a venire, la fiducia ed il minutaggio di Jones crescono, e con la scelta di Sam Jones al Draft, altra guardia, si va delineando sempre più il back-court del futuro. “The Jonses”, come venivano definiti, erano il back-court ideale: il primo playmaker atletico e difensivo dotato di una gran visione di gioco; Sam tiratore cristallino, capace di segnare da ogni punto del campo. Questi due ragazzi, K.C. in particolare, rappresentano il collante tra l’era di Sharman e Cousy e il prosieguo del dominio di Russell. La grande importanza di questo ragazzo, è l’aver dato la continuità alla prima Dinastia Celtics, che ha portato a casa 11 titoli in 13 stagioni. Come ricorda lo stesso K.C., un ruolo fondamentale nella sua carriera cestistica, lo ha giocato Bob Cousy: “Ho giocato per Red Auerbach. Lo guardavo, lo ascoltavo, ho visto quello che ha fatto. Cousy era il playmaker del nostro team e io lo osservavo sempre con attenzione. Ero la sua riserva e ho odiato esserlo, ma mentre ero lì seduto ho guardato e assorbito tutto”.

K.C. Jones conclude la sua carriera cestistica da giocatore nella stagione ’66-’67, quando i Philadelphia 76ers hanno posto fine al dominio di Russell e compagni. Quella stagione fu l’unica della carriera di Jones a concludersi senza un titolo NBA. Torna all’ovile come vice di Bill Fitch a Boston, dal quale riceverà il testimone nel 1983 diventando a tutti gli effetti Head Coach dei Boston Celtics: vincerà, avendo Larry Bird come punta di diamante, due titoli (1984 e 1986). Lo stesso Bird che lo ricorda così: “E’ il tipo di persona che vorrei essere, ma non ho il tempo per lavorare su questo”.

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