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Stefano Tonut, Marquez Haynes e Walter De Raffaele. Le due colonne portanti dei due scudetti nelle ultime tre stagioni dell’Umana Reyer Venezia e il loro coach. “Un capolavoro, è il frutto di un lavoro profondo – ha commentato il tecnico orogranata in conferenza stampa al Taliercio dopo la vittoria in gara-7 nella finale contro la Dinamo Sassari – Siamo stati coerenti nonostante le critiche. Dall’inizio è stato dato per scontato essere secondi o terzi per tutta la stagione. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia eravamo tutti ‘bastardi’ ma io so quanto i miei giocatori hanno lottato e lavorato. Abbiamo superato tante situazioni difficili, nella vita non c’è nulla di scontato o dovuto. Ecco perché dobbiamo goderci questo momento”. Dopo le polemiche di gara-5, De Raffaele spegne ogni discussione con la solita calma: “Pozzecco mi ha fatto i complimenti a fine partita. Il mio aplomb? Prendo spunto da Allegri – ha scherzato il coach di Venezia – L’anno prossimo giocheremo l’Eurocup, ci sarebbe piaciuta l’Eurolega ma rimaniamo umili”. Adesso il fioretto: “Camminata a Padova da Sant’Antonio partendo da Venezia ma nessun tuffo in Canal Grande”.
Rete del canestro al collo come trofeo della vittoria, Haynes ha elogiato il cammino dei suoi compagni: “Non sapevo se ce l’avremmo fatta, abbiamo avuto alti e bassi. In questa partita dovevamo trovare il modo per vincerla, non di essere perfetti. Quando c’era bisogno di vincerla, abbiamo trovato il modo. Con Trento, con Cremona, con Sassari, dopo una sconfitta emozionale come quella di gara 6. Nessuno si aspettava questo scudetto, c’erano solo critiche: è bello rispondere con i fatti”.
“Abbiamo giocato tutte le partite possibili, è un sollievo sapere che domani non avremo nessun allenamento”, ha sottolineato Tonut. “Lo scudetto più bello tra i due? Questo l’abbiamo vinto in casa nostra, la pressione era diversa”.
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