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Ha sfiorato l’impresa la diciannovenne azzurra Ayomide Folorunso, che nella finale dei 400 ostacoli del campionato Europeo di Amsterdam 2016 ha chiuso quarta a 11 centesimi dal podio ritoccando il proprio record personale. L’oro è andato alla danese Sara Slott Petersen, davanti alla polacca Joanna Linkiewicz e la favorita svizzera Lea Sprunger.
L’azzurra è partita molto cauta, memore anche del finale molto difficile di ieri in semifinale, ma poi ha cominciato una progressione che l’ha portata vicino alla testa della corsa, tenuta dalla danese. L’ultimo rettilineo ha visto l’azzurra lottare con la favorita della vigilia, la svizzera Sprunger, che forte di leve più lunghe ha accelerato nel finale, dopo l’ultimo ostacolo, chiudendo il distacco con la polacca e lasciando ai piedi del podio la Folorunso. Per l’azzurra comunque un’ottima prestazione, perché il 55.50 è il suo personale ed è segno di una crescita continua. “Mannaggia, prendere una medaglia qui sarebbe stato il top”, ha detto la ragazza del CUS Parma: “L’obiettivo era arrivare in finale e poi era un’incognita. Questo risultato però mi dà la consapevolezza che posso ripetere un 55” ogni giorno e non solo i 57” che facevo fin l’altro giorno”. “Devo ringraziare Maurizio Pratizzoli, il mio coach, che non so come abbia fatto, ma mi ha portato a questi livelli, è un mago! Oggi ho fatto il personale e sono contentissima di questo, specie dopo aver fatto un 55 anche ieri, ovvio che una medaglia sarebbe stata anche meglio, ma sono comunque felice”. La giovane ragazza di origini nigeriane però non potrà permettersi di rilassarsi, perché finito questo test, lo aspetta un altro, di diverso tipo, la prossima settimana: “Sto studiando medicina e conciliare gli studi non è facile, però se uno ha la voglia, ce la può fare. Da grande voglio fare il chirurgo pediatra, ma ora voglio tornare a casa e lavorare su quello che posso migliorare tecnicamente ed usare al meglio il pass per Rio che ho staccato, poi bisognerà studiare per gli esami di settembre! Ora vado a casa, esame di medicina e poi tre giorni di cazzeggio me li merito!”