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Gara 3 di semifinale playoff della Superlega 2017/2018 di volley maschile si decide di nuovo al tie-break. Al PalaEvangelisti ha la meglio la Sir Safety Conad Perugia con il punteggio di 3-2 (25-27; 25-13; 21-25; 25-17; 15-13) contro la Diatec Trentino, dopo una partita spettacolare ed equilibrata, con entrambi i palleggiatori sopra le righe e Zaytsev decisivo nei momenti importanti. Umbri che a Trento avranno la prima possibilità di chiudere la serie ed accedere alla finale scudetto.
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PAGELLE
Perugia
De Cecco 7,5: in dubbio fino all’ultimo, il “Boss” stringe i denti ed è in campo dall’inizio e offre una prestazione ai limiti della perfezione.
Atanasjievic 7: va a corrente alternata, ma quando è in palla Trento non lo prende mai.
Zaytsev 7,5: ormai interpreta il ruolo come un veterano. Partita solida in ogni fondamentale per lo Zar, le sue serie in battuta spezzano a più riprese la partita.
Russell 7: alla prima da titolare dopo l’infortunio viene bersagliato senza pietà dalla battuta di Trento. Ha ancora addosso un po’ di ruggine. Non molta a dire il vero, perché sì che il suo alzatore lo mette sempre nelle condizioni ideali, ma lui capitalizza quasi tutto quello che passa dalle sue parti.
Podrascanin 7,5: il suo lavoro a muro è di livello talmente alto da far passare in secondo piano la sua prova in attacco e in battuta.
Anzani 5: un po’ fuori dal gioco, ben contenuto dai pari ruolo trentini e disorientato dal gioco spinto di Giannelli. Esce per crampi nella quarta frazione per rientrare nel tie-break.
Colaci 7,5: il grande ex di turno tiene a meraviglia in ricezione e in difesa è letteralmente ovunque.
Shaw s.v.: classico cambio a muro con De Cecco, che però non paga dividendi.
Berger 6: entra per la P1, tocca solo un pallone, nel terzo set, e va a segno.
Della Lunga s.v.: entra sul set-point e serve a metà rete.
Ricci s.v.: gioca poco e si nota anche meno.
Trento
Giannelli 7,5: decide di dare fiducia a Teppan e Lanza in avvio di gara. Quando poi l’estone finisce la benzina il regista azzurro comincia ad armare a ripetizione il mancino di Kovacevic. A tutto questo aggiunge muri e invenzioni. Quella tra lui e De Cecco è una sfida nella sfida su livelli mondiali.
Teppan 7: in campo al posto dell’acciaccato Vettori non lo fa rimpiangere. Cala vistosamente dopo i primi tre set per riprendersi poi nel quinto. Ha limiti piuttosto evidenti, che però nulla tolgono alla sua prova.
Kovacevic 7: insolitamente ignorato nei primi due set dal suo alzatore, che di fatto relega il serbo ad un ruolo a lui poco congeniale. Cresce a partire dal terzo fino a tornare il giocatore immarcabile che tutti conoscono. Nel momento più importante però due errori che condannano la sua squadra.
Lanza 7,5: Giannelli lo serve con continuità e lui lo ripaga con alcune pregevoli giocate. Suo l’ace che decide il primo set, nonostante il servizio resti generalmente una nota dolente.
Eder 5,5: meno coinvolto rispetto al solito in attacco. Non incide negli altri fondamentali.
Kozamernik 5: padrone della rete ad inizio gara, si spegne molto in fretta.
De Pandis 6,5: fa il possibile contro le bordate dai 9 metri della Sir. Le sue difese poi si contano sulle dita di una mano
Zingel 4,5: nei suoi pochi punti in campo non lo si nota se non al momento del cambio.
Hoag 5: sostituisce a più riprese Teppan, con esiti poco incoraggianti.
Vettori s.v.: entra solo per alzare il muro.
Partenio s.v.: gioca un solo punto nel tie-break.